Nuovo segretario per Sinistra Italiana Bitonto.
Sabato scorso, gli iscritti hanno eletto Domenico Masciale come guida del circolo locale. Il congresso ha scelto anche il tesoriere Vito Abbondanza e i membri del coordinamento: Domenico Lovascio, Caterina Coviello, Francesco Colamorea e Marika Vitariello.
“Non dobbiamo dimenticare che abbiamo delle responsabilità e che le scelte individuali non devono perdere di vista il bene della collettività. Si impone, dunque, una riflessione profonda e “radicale” a cui deve seguire un’azione costruttiva e concreta – il discorso del nuovo segretario -. La sfida è mettere al servizio di un progetto politico il pensiero radicale e per questo servono scelte coraggiose non velleitarie, radicali per l’appunto”.
“Abbiamo la necessità di riappropriarci della nostra identità politica dopo questi due anni dove la nostra azione politica mai è stata presa in considerazione e pure siamo una forza politica piccola ma con competenze che abbiamo dimostrato di saper mettere in campo per il bene comune e della città intera” ha concluso Masciale, sottolineando come Sinistra Italiana Bitonto meriti rispetto.
Il congresso si è aperto con i saluti del primo cittadino e dei referenti delle forze politiche di centrosinistra, concordi nel ribadire la necessità di fare squadra.
Il sindaco Francesco Paolo Ricci ha manifestato la volontà di dialogare con Sinistra Italiana, che vorrebbe accanto in particolare per affrontare tre battaglie care al partito, ovvero quella contro Fer.live, contro Ecoambiente e per il riconoscimento come ente parco di Lama Balice.
Presente anche Dionigi Tafuto, segretario di Rifondazione Comunista, critico nei confronti dell’amministrazione, che avrebbe manifestato la propria incompetenza nella gestione dei lavori in piazza Moro. “Come si fa a progettare lavori, senza richiedere l’autorizzazione della Sovrintendenza?” ha tuonato, ricordando come il suo partito si sia fatto promotore della petizione per salvaguardare i lecci della piazza, riconosciuti anche dalla Sovrintendenza meritevoli di attenzione.
Per l’ex primo cittadino Michele Abbaticchio è necessario “prendere spunto dalla critiche, non per il tema particolare, ma in generale”. “La città vuole che sia riservata più attenzione all’ambiente e capire dalla politica quali sono le priorità” ha detto, ricordando quanto la città sia cambiata e stia ancora cambiando grazie alle risorse finanziarie intercettate durante i suoi mandati e le opportunità che si sono potute cogliere, ad esempio per la realizzazione del primo palazzetto comunale, grazie alla Città Metropolitana e al modello che Antonio Decaro vuole esportare anche in Italia e in Europa.
Per Giuseppe Schiavone (Democratici per la Puglia), necessaria l’unità del centrosinistra e il dialogo con Sinistra Italiana, che si è distaccata dall’attuale maggioranza, ma ha saputo comunque far arrivare la sua voce a Palazzo. “Mi sono fatto io stesso portavoce della proposta di SI di approvare una mozione contro l’autonomia differenziata – ha ricordato Rino Mangini, consigliere di Strada in Comune -. Mozione che al pari del no alla guerra in Palestina è stata approvato all’unanimità del centrosinistra”. “La sinistra sia cuneo per dar fastidio ma anche compattare” il suo appello.
Da recuperare anche i valori della sinistra, secondo Luca Matera (Partito Socialista Italiano). “Negli ultimi 20 anni, le differenze tra destra e sinistra si sono assottigliate (spesso per colpa della sinistra) fino ad azzerarsi o a invertirsi. Anche a Bitonto” ha detto, ricordando che se a sostegno della candidatura alle amministrative di Damascelli ci sono stati “soccorsi rossi, dall’altra parte ci sono stati soccorsi grigi”.
“Due anni fa – ha continuato – abbiamo proposto una bozza, da perfezionare, di regolamento del verde pubblico”, un provvedimento diventato obbligatorio per legge regionale, “che giace nei cassetti di qualche commissione”.
Necessario, secondo il segretario uscente del PD Francesco Brandi, un approccio costruttivo, per preparare anche il terreno per la riunione del centrosinistra. “Parliamo di socialismo, sinistra e democrazia, concetti che potrebbero sintetizzarsi con una sola parola. Ma se ne discutessimo ora, non la troveremmo”.
A chiudere gli interventi Vincenzo Martinelli (ANPI): “Siamo stati capaci di dare nostre idee alla destra. La nuova sinistra dovrebbe ragionare su questo e combattere il virus globalizzazione”.