Manca poco più di un anno alle prossime elezioni amministrative a Bitonto.
E’, dunque, naturale chiedersi quale sarà il “quadro politico” che i bitontini dovranno “ammirare”.
Abbiamo voluto iniziare questo percorso con il dottor Franco Matera, segretario del locale Partito Socialista, a cui abbiamo rivolto qualche domanda, per chiarire l’attuale panorama politico, alla luce di possibili avvicinamenti con Forze che, al momento, sono all’opposizione.
Il “partito del garofano rosso” è rappresentato in consiglio comunale dall’ingegner Franco Mundo e dal dottor Franco Gala e, in giunta, dal dottor Franco Scauro.
Lei ha organizzato, nella sede del Suo Partito, un incontro allo scopo di superare le divisioni all’interno del Centro-Sinistra locale. Oltre alle forze che compongono la maggioranza, ha invitato il Partito Democratico e l’associazione “Progresso Democratico”. Può dirci quali sono le risultanze di questo incontro?
“Innanzitutto c’è da sottolineare il fatto che tutte le forze politiche invitate hanno convintamente risposto al nostro appello, partecipando attivamente alla discussione.
Ogni forza politica ha espresso la propria posizione su quello che è stato, soprattutto su quello che potrebbe essere.
Evidentemente alcune posizioni sono molto distanti ma, ne siamo convinti, il tempo aiuterà ad annullare queste distanze”.
Ritiene che alle prossime elezioni amministrative il Centro-Sinistra possa presentarsi unito? Con quale candidato sindaco?
“Crediamo che il Centro-Sinistra debba presentarsi unito. E il nostro partito continuerà a lavorare affinché questo avvenga. Per ora, a nostro parere, si deve partire dalla coalizione e dal programma. I nomi verranno dopo”.
Quali sono i segnali che Le danno questa speranza e quali, eventualmente, quelli che non gliene fanno avere?
“La convergenza di vedute che si è manifestata, in più occasioni, su questioni strategiche. Su tutti, per esempio, i temi ambientali. E poi, questa città ha bisogno di tutte le sue Forze migliori per consolidare il proprio cambiamento. Il percorso unitario, certamente, non decollerà se si antepongono gli uomini, con i loro vizi e le loro virtù, alla Politica”.
In questo momento, quali sono i Suoi “avversari” politici, quelli con cui, per intenderci, difficilmente dialogherebbe allo scopo di governare insieme?
“In primis, tutte quelle Forze che non appartengono al naturale alveo del Centro-Sinistra”.
In più di una occasione, nell’ambito dell’attuale consiliatura, il Partito Socialista si è dimostrato “critico” nei confronti delle scelte suffragate dal resto della compagine di governo. Si sente ‘un oppositore’ all’interno della maggioranza?
“Siamo leali alleati di governo. Non essendo mai stati sostenitori del ‘pensiero unico’, siamo legittimati ad esprimere opinioni ragionate e, talvolta, divergenti rispetto a quelle sostenute dalle altre componenti di maggioranza”.
A quanto è dato sapere, il primo cittadino sembra intenzionato ad offrire la carica di Presidente del Consiglio comunale al Partito Democratico. Tale scelta è dettata dalla mancanza di un nome gradito a tutta la maggioranza (che non ne consentirebbe l’elezione per mancanza di numeri) o rappresenta “solo” un’apertura nei confronti del Partito Democratico?
Può spiegarci chiaramente la posizione del Suo partito in merito a questa questione?
“La non autosufficienza della maggioranza, in questo percorso, è palese. Detto ciò, crediamo che si debba cogliere l’occasione per avviare un serio cantiere di confronto con il Partito Democratico, a cui debbano partecipare tutte le forze di maggioranza, con l’intento di individuare un Presidente condiviso”.
Ritiene che il dialogo, la condivisione d’intenti, il coinvolgimento delle forze politiche che compongono la maggioranza, relativamente alla linea politica, siano immutati nel corso del mandato? Ci sono delle scelte che, come Partito, avete subìto?
“In più di una occasione, noi come altri, abbiamo sofferto la mancanza di confronto e condivisione di alcune scelte. Riteniamo che questo non giovi alla ‘buona politica’ e alla ‘buona amministrazione’ che si fondano sul dialogo, sulla condivisione delle scelte (e quindi delle responsabilità!) e sul confronto leale”.
Dalla sottoscrizione del patto di coalizione ad oggi, ci sono delle scelte che opererebbe in maniera diversa?
“Certamente sì”.
Questo governo locale ha per Lei una connotazione più politica o amministrativa?
“Assolutamente più amministrativa”.
Quale sarà la linea del Suo partito di qui al prossimo appuntamento elettorale?
“Lavoreremo per una coalizione di Centro-Sinistra più ampia, unita e sinergica”.