“Ieri ho partecipato alla manifestazione organizzata nel centro di Bari dal comitato contro l’inceneritore Newo che la Regione ha autorizzato nella zona industriale di Bari-Modugno. Coerentemente con il mio no a quest’impianto sperimentale, il cui impatto si potrà valutare solo a posteriori, continuo a sostenere questa battaglia sotto l’unica bandiera del bene comune e del territorio, in difesa della salute e dell’ambiente”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
“Nell’ultima riunione sul tema dell’inceneritore – prosegue – che si è tenuta in V Commissione consiliare Ambiente, è stato chiesto a chiare lettere al dipartimento competente della Regione che venisse rivisto il procedimento di autorizzazione, essendo venute meno le condizioni per l’ok all’impianto e per il suo cofinanziamento da parte di Puglia Sviluppo. Poiché Amiu Puglia ha dichiarato che non vi era alcun accordo per la fornitura della materia prima da bruciare, l’opera è inutile, dunque non autorizzabile, non cantierabile e pertanto non finanziabile con denaro pubblico”.
“Mi chiedo però – osserva Damascelli – perché un privato dovrebbe decidere di investire per impiantare un inceneritore in un determinato sito, senza avere alcuna garanzia che gli verranno conferiti i rifiuti da bruciare. Le ombre su questa vicenda non sono state ancora fugate. Chiedo pertanto al Governo regionale cosa è stato fatto finora, dal giorno dell’audizione in Commissione Ambiente? Entro quanto tempo si procederà con la revisione della procedura Aia, ai fini della revoca dell’autorizzazione? Il presidente Emiliano – conclude – spieghi ai cittadini perché, a parole e sui giornali, dichiara di non volere quell’impianto, ma di fatto non muove un dito per bloccarlo”.