Il Partito Democratico di Bitonto gira pagina e si butta alle spalle la “gestione Vaccaro”. Sono, infatti, circa dieci giorni che la “poltrona” di segretario cittadino ha un altro occupante: il dottor Michele Naglieri.
Candidato all’ultima tornata elettorale proprio nelle fila del P.D., all’interno della coalizione di Centrosinistra che proponeva come candidato sindaco Lillino Sannicandro, il giovane commercialista ha raggiunto un risultato di tutto rispetto; con i suoi circa 300 voti è risultato essere, infatti, il secondo dei non eletti, a “ridosso” di Franco Natilla, consigliere uscente.
Da sempre attento osservatore della politica locale, il neo segretario ha voluto, da subito, dare la sua impronta per un rinnovamento del “partito della pescara”. Il suo entusiasmo e la sua voglia di dialogo pare abbiano contagiato tutti. Primo fra tutti gli impegni è, a quanto pare, la confermata intenzione di riunire il centrosinistra bitontino e, ancor più ambizioso, un nuovo modo di “intendere la politica”.
A dargli una mano parecchie new entry che, però, destano almeno qualche interrogativo.
Non è un segreto per nessuno, ormai, che parecchie persone vicine alla maggioranza abbiano deciso di aderire al Partito Democratico. Al grido de “il civismo è finito” si scopre, oggi, che anche chi è (direttamente o indirettamente) in maggioranza è interessato alla riunificazione del centrosinistra e, anche per questo, ha pensato di “salire (o ri-salire) i gradini della pescara”. Parte di questo ripopolamento, pare, sia da attribuire a quel Silvano Intini che, oltre ad interpretare un buon catalizzatore di voti scopre di avere anche doti di mediatore. Sarà forse per questo che allo stesso è stata riservato l’incarico di vicesegretario, in coabitazione con Giorgio Saponaro.
Ecco che ai più maligni verrebbe da farsi una domanda: “dov’erano costoro quando, già da due anni, si è cominciato un percorso per la riunificazione del centrosinistra”? Corrisponde al vero il chiacchiericcio che, all’incontro al Sancti Nicolai Convivium, fu impedita la partecipazione delle Liste Civiche, pur essendo state regolarmente invitate? Sempre ai maligni, potrebbe materializzarsi l’idea che si doveva sì lavorare per la riunificazione del centrosinistra ma prima bisognava intascare la vittoria dello scorso giugno? E che siano pettegolezzi o no, la Città ha il diritto di sapere! Perché le dichiarazioni del post-voto, da parte del riconfermato inquilino di Palazzo Gentile, e gli avvenimenti ultimi stridono enormemente con i Fatti che si sono susseguiti nell’ultimo lustro.
L’apertura del nuovo segretario al dialogo con la “costellazione delle liste civiche che si richiamano ai valori del centrosinistra” è, certamente, meritevole ma… anche se, per stessa ammissione di Naglieri bisogna non personalizzare alcunché, ci sono delle “coincidenze” che vale la pena far emergere, per amore di verità e perché il percorso sia il più limpido possibile. E se chi scrive porta in “dote” la credibilità del contestatore, si fa presente che gli stessi “dubbi” sono stati espressi, di recente, da un autorevole docente universitario locale che, si spera, nessuno voglia additare come polemico e contestatore a tutti i costi.
Può essere considerata una coincidenza che il Presidente, neo eletto, del circolo bitontino, Pasquale Brandi, ha un fratello che siede in Consiglio comunale, in maggioranza? E che per tale ragione (per quanto previsto dagli Statuti del PD, a mia memoria, ma potrei sbagliarmi) non poteva egli stesso tesserarsi?
Può essere considerata una coincidenza che, secondo i rumors, nel Coordinamento della “pescara” siederanno due signore che sono mogli, rispettivamente, di un consigliere comunale di maggioranza e di un membro (supplente) del collegio sindacale dell’A.S.V., nominato dall’attuale sindaco?
Al netto dei “non si può impedire ad un cittadino di tesserarsi al partito”, sarà pur legittimo che si abbiano dubbi sul fatto che, almeno, due consiglieri comunali potrebbero non essere sereni ed obiettivi quando si dovesse attaccare il PD e, al tempo stesso, il PD potrebbe non essere sereno ed obiettivo quando si dovesse attaccare la maggioranza o, in particolar modo, quelle Liste civiche? La “presa del PD” era una battutaccia da bar o è quello che, silenziosamente (ma neanche tanto) si sta consumando?
La fiducia, fino a prova contraria, non si nega a nessuno ma il neo segretario Naglieri (e gli altri attori in questione) dovranno perdonarci se qualche dubbio continuerà ad albergare in molti cittadini. Saranno i fatti a parlare così come parlano quelli odierni.
Esprimiamo, comunque, gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario del Partito Democratico cittadino, unitamente a tutte le persone del suo staff, complimentandoci con chi, evidentemente folgorato sulla via di Damasco, ha compreso (tardivamente!) che l’unità del centrosinistra bitontino è un progetto importante che, forse, doveva avere priorità sulle ambizioni elettorali. Ma, come si dice, meglio tardi che mai… soprattutto se si riconosce di aver sbagliato!