Sessanta
minuti per decidere di rinviare tutto al 10 ottobre.
Il Consiglio comunale di ieri mattina, convocato in prima convocazione
per discutere dello stato dell’arte del Documento unico di
programmazione 2016-2018 e dare il disco verde a quello 2017-2019, è
tutto qui.
Nessuna
discussione sul provvedimento, perché l’emiciclo all’unanimità –
non senza polemiche – ha deciso di farlo soltanto dopo la tavola
rotonda che ci sarà domani a Roma sulle società partecipate (la
parte più cospicua e delicata dell’intero Dup), e alla quale
dovrebbe prendere parte anche il segretario generale Salvatore
Bonasia.
Che
poi – almeno questi sono stati gli impegni e le promesse –
relazionerà ai consiglieri comunali sulle ultime (eventuali) novità
riguardanti la spinosa questione.
In
un’aula dove ben 11 consiglieri erano assenti (anche il sindaco Michele Abbaticchio non occupava il suo posto, impegnato in Regione
per impegni per la Città metropolitana) e dei 14 presenti soltanto
sei erano di maggioranza, la proposta del rinvio è arrivata
dall’assessore all’Ambiente Domenico Incantalupo.
L’idea,
in realtà già notoria agli ambienti e discussa lunedì sera nella
conferenza dei capigruppo, ha trovato d’accordo quasi tutti i
presenti, anche se Franco Mundo (Psi) ha chiesto che a Roma vadano un
esponente di maggioranza e uno di opposizione.
Disco
verde, invece, da Francesco Paolo Ricci (Pd), Filippo D’Acciò (Città
democratica), Christian Farella (Gruppo misto), Francesco Toscano(Udc).
Domenico
Damascelli (Forza Italia), invece, ha stigmatizzato sull’assenza del
primo cittadino e di molti consiglieri di maggioranza, ed è tornato
a chiedere che all’ordine del giorno vengano inseriti le
interrogazioni e le interpellanze.
Alla
fine il dado è tratto: tutto rinviato al 10 ottobre alle 15.30.
Sperando che da Roma arrivi qualche illuminazione…