Una nuova esperienza politica per l’ex-deputato, ormai ex pentastellato, Francesco Cariello e Vincenzo Gesualdo, assessore dimessosi qualche mese fa dalla giunta Abbaticchio. Stiamo parlando di “Italia in Comune”, partito che si è formato ufficialmente il 15 aprile, a conclusione della fase costituente iniziata con la convention di Roma del 3 dicembre scorso all’Opificio Romaeuropa, alla presenza di oltre 400 amministratori giunti da tutta Italia.
Dopo l’esclusione dalle votazioni online dei 5 Stelle, le polemiche sui rimborsi e la conseguente espulsione dal movimento di Grillo, Cariello intraprende così un nuovo progetto politico, che verosimilmente potrebbe attrarre alcuni delusi pentastellati. «Oggi (il 15 aprile, ndr) – scrive Cariello sulla propria pagina Facebook- nasce “Italia in Comune” e con responsabilità ne ho firmato l’atto costitutivo. Con questo gesto rinnovo il mio impegno civico nel solco della collaborazione, della crescita delle persone, dello sviluppo del territorio e della trasparenza. Si apre una fase nuova che ho voglia di condividere con tutti coloro che credono di portare il loro sincero e fattivo contributo».
Ai nostri taccuini Cariello aggiunge: «Il progetto politico di “Italia in Comune” è molto inclusivo. Parte dalle persone che hanno già la responsabilità di amministrare le nostre città e che vogliono condividere le buone pratiche, ma vuole aprire a tutti quei cittadini che, al di là delle bandiere, vogliono collaborare, con la propria professionalità, a migliorare la gestione dei beni comuni».
«La mia disponibilità – continua l’ex 5 stelle – all’interno del coordinamento nazionale si è concentrata sul network di professionalità che ho costruito nella mia recente esperienza da parlamentare. Nella realtà bitontina mi aspetto che aderiscano le persone che hanno conosciuto il mio metodo di lavoro basato sull’ascolto e sulla concretezza delle azioni. Mi rivolgo a loro chiedendo seriamente di mettere da parte ogni preconcetto, definire un progetto da portare a termine e agire per realizzarlo. Bisogna adoperarsi con senso civico non solo quando ci sono candidature da conquistare».
L’organigramma del partito è stato stabilito durante l’assemblea del 15 aprile scorso, che ha eletto come presidente il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti (ex-5 Stelle), e Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, come Coordinatore nazionale del partito. Sono stati inoltre eletti il Sindaco di Latina, Damiano Coletta, come Vice Presidente e il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo (ex-5 stelle), come Tesoriere. Mentre compare come referente regionale per la Puglia Vincenzo Gesualdo, assessore della giunta Abbaticchio fino a dicembre scorso, quando ha rassegnato le dimissioni. Gesualdo è inoltre il padre della consigliera comunale Mariagrazia Gesualdo, subentrata alla Saracino, che ha assunto le deleghe assessorili del dimissionario.
Cariello ha sposato il progetto politico di Pizzarotti con le parole di papa Francesco: «Uno dei peccati che a volte si riscontrano nell’attività socio-politica consiste nel privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi.
Dare priorità allo spazio porta a diventar matti per risolvere tutto nel momento presente, per tentare di prendere possesso di tutti gli spazi di potere e di autoaffermazione. Significa cristallizzare i processi e pretendere di fermarli».
«Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce. Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci».