Dall’assessore Domenico Nacci riceviamo e pubblichiamo una lettera di risposta alle dichiarazioni rilasciate alla nostra testata dal consigliere comunale Paolo Intini.
Per fornire un’informazione completa ai lettori, pubblichiamo la missiva integralmente.
“La libertà di pensiero e di critica non deve
confondersi con la libertà di fare dichiarazioni poco chiare, che rischiano di
indurre equivoci e cattive interpretazioni da parte dei lettori.
Le dichiarazioni del consigliere comunale Paolo Intini
nella parte finale dell’intervista rilasciata alla vostra testata sul mio
operato da assessore al personale ovviamente non mi trovano d’accordo, ma, pur
rispettando l’opinione del consigliere, devo notare l’approssimazione delle
affermazioni relative alla dirigente Panzini, che lascerebbero intendere
esserci un nesso tra il suo operato a Bitonto e l’arresto dei giorni scorsi.
Sulla questione dei dirigenti, invero, occorre
raccontare i fatti con un minimo di onestà intellettuale.
L’arch. Vincenzo Turturro, come è noto a tutti, ha
interrotto il rapporto con il Comune di Bitonto, dopo una serie di inquietanti
episodi intimidatori, che hanno colpito duramente anche i suoi familiari. È
probabile che ci sia una correlazione tra questi episodi e il buon lavoro che
il dirigente stava svolgendo nel Settore Territorio, a riprova della validità
della scelta operata dall’Amministrazione. Si trattava, è bene ricordarlo, di
un rapporto a tempo determinato e parziale instaurato nell’attesa di mettere a
punto il Piano Triennale per il fabbisogno del personale, strumento
indispensabile per avviare procedure di assunzione in forma stabile.
Ugualmente a tempo determinato e parziale era il
contratto che ci ha legato sino al 30 aprile scorso con la dott.ssa Francesca
Panzini. Nel virgolettato attribuito al consigliere Intini si omette di
precisare che l’ex dirigente del Settore Finanziario è stata arrestata dopo la
cessazione del rapporto di lavoro a Bitonto e per il coinvolgimento in una
vicenda giudiziaria che riguarda il Comune di Terlizzi. Per chiarezza di tutti
è bene sottolineare che nessuna correlazione è attribuibile tra il fatto che la
dott.ssa Panzini sia stata dirigente a scavalco da noi e la vicenda giudiziaria
che l’ha successivamente interessata. In ogni caso il suo contratto scadeva ed
è scaduto naturalmente, come previsto, il 30 aprile 2013.
Il citato Piano
Triennale per il fabbisogno del personale è ormai pronto e sono certo che la
prof.ssa Rosa Calò, subentrata a me nella delega, saprà renderlo operativo in
tempi brevi, avviando una serie di interventi sull’organizzazione della
macchina amministrativa che noi tutti riteniamo indispensabili per il
raggiungimento degli obiettivi di governo della città. Interventi urgenti e
improcrastinabili alla luce dell’obiettiva condizione disastrosa da noi
ereditata”.