Con il 2017 alle porte,
tutte le forze politiche iniziano ad interrogarsi su come muoversi in vista
dell’appuntamento elettorale di primavera, per formare la coalizione,
coinvolgere forze politiche e settori della società civile.
Con l’obiettivo di far sì
che i cittadini di Bitonto potessero «proporre
idee per migliorare la città» e di «restituire
il diritto alla cittadinanza e ad essere partecipi delle decisioni per la città»,Partito Democratico, Partito Socialista e i movimenti civiciGovernare il Futuro e Valori Sociali, all’interno dell’istituto
Benjamin Franklin, hanno organizzato un incontro dal titolo “100 idee perla città”.
Moderato dal giornalista Maurizio Loragno, l’incontro ha visto
diversi partecipanti chiedere maggior attenzione, da parte della politica, per
sicurezza, verde pubblico, servizi per i cittadini, lavoro, attenzione per le
frazioni.
Diverse le proposte
avanzate. Da quella di un assessorato alla felicità, che riceva i cittadini e
ne ascolti le istanze, a quella del coinvolgimento delle scuole e delle associazioni
di volontariato per dare un contributo alla sicurezza e alla legalità, avanzata
da Pietro Battipede, comandante della
Polizia locale di Cassano.
Diversi partecipanti anche
del mondo politico. Tra questi l’ex sindaco Nicola Pice, che ha invocato una progettualità condivisa, una visione
d’insieme del paese: «Bisogna recuperare un’idea
di appartenenza ad una cultura, insieme. Altrimenti la città rischia di
diventare periferia».
«Dobbiamo tentare fino all’ultimo di unificare il centrosinistra. Basta
farsi la guerra tra fazioni» ha esortato un altro ex sindaco, Michele Coletti, che ha evidenziato
come la gente ormai non voti più usando strumenti di razionalità, ma «con la pancia, in modo irrazionale, seguendo
appetiti del momento».
«C’è una rivolta da parte della gente verso l’attuale classe politica»
ha aggiunto, paventando che le elezioni politiche forse coincideranno con le
amministrative, con la possibilità di effetto trascinamento che contraddica le
certezze attuali: «Non ci saranno
vincitori al primo turno e al ballottaggio possono scattare elementi ancor più
irrazionali. Dunque, il centrosinistra rischia di non trovarsi al governo della
città. Noi abbiamo il dovere di portare tutte queste idee che oggi state
esprimendo al governo della città. Per questo abbiamo il dovere di tentare fino
allo stremo di riunificare la coalizione assicurando pari dignità tutte forze
politiche e culturali, senza esclusioni, un programma credibile e lungimirante
e, solo per ultimo un candidato, attraverso le primarie. Dobbiamo tessere la tela
del centrosinistra. La politica vince la sua scommessa solo quando riesce ad
unire posizioni diverse».
Non sono mancati
interventi critici. In particolare verso l’azione di questi anni delle liste
civiche.
«In questi anni abbiamo perso treni che non ripasseranno, perché Bitonto
non aveva i giusti collegamenti con i tavoli che contano, in particolare la Regione.
La città ha sofferto di mancanza di rappresentatività. I partiti devono
riprendere la loro forza» ha accusato Nicola
Castro, ex consigliere.