L’esperienza assessorile di Marina Salierno si avvia verso la sua conclusione. È di questa mattina, la notizia di un avvicendamento voluto proprio dal suo partito di riferimento, volto a sollevarla dall’incarico. Avvicendamento volto a trovare una figura più organica al Partito Democratico, che possa prendere le redini delle deleghe già in capo e di altre che, finora, sono rimaste in capo al sindaco.
Le motivazioni della scelta sono chiarite in un comunicato stampa
«Il Partito Democratico ritiene che la coalizione politica che indirizza il Governo cittadino possa legittimamente proporsi come piattaforma politica di partenza per le elezioni amministrative 2022. Non è saggio pensare che l’azione amministrativa di oggi non abbia effetti sulla condivisione politica di domani, perché è grazie alla condivisione di concrete progettualità amministrative che si pongono le basi per una piattaforma politica comune. È questa, del resto, la ragione dell’ingresso in maggioranza del PD, dopo la svolta realizzata dalla segreteria attuale e iniziata da quella di Michele Naglieri».
E quindi, si sottolinea nel documento, si chiede un ruolo maggiore all’interno della squadra di governo: «In forza di queste motivazioni il Partito Democratico vuole rilanciare un suo pieno coinvolgimento nell’azione di indirizzo politico e di Governo della città. Ci dichiariamo pertanto disponibili ad assumere deleghe ad oggi non assegnate ad alcun assessore, potenziando la nostra presenza nell’Esecutivo, con una figura più organica al Partito stesso e con maggiore disponibilità di tempo. Quanto all’indirizzo politico, auspichiamo sempre maggiore omogeneità tra le segreterie e la Giunta Comunale con metodo improntato a sempre maggiore collegialità. Ringrazio a nome del Partito Democratico Marina Salierno per il lavoro che ha saputo portare a compimento sin qui e le auguro di continuare a servire la comunità bitontina e quella democratica in tutte le forme che vorrà abbracciare».
Abbiamo chiesto al segretario del Pd Francesco Brandi ulteriori chiarimenti sulla decisione: «Abbiamo votato una mozione di avvicendamento, perché pensiamo ad una figura più organica al partito che possa dedicare maggiore disponibilità di tempo, a seguito anche della richiesta di conferimento di ulteriori deleghe che finora non sono state assegnate e sono ancora in capo al sindaco».
Una decisione che segue alcuni confronti che, già a settembre, ci sono stati tra il Pd e il sindaco: «Già a settembre, abbiamo presentato al sindaco una nostra lettura sull’attività amministrativa e sul rapporto tra maggioranza e governo, facendo delle proposte che potessero facilitare questi rapporti e gli equilibri interni. Uno dei temi sottolineati era anche il fatto che il sindaco doveva assegnare deleghe non ancora assegnate, come l’assessorato all’ambiente e ai rifiuti, al personale, all’urbanistica. Un’assegnazione necessaria perché, altrimenti, l’attività di governo è abbastanza limitata, perché il sindaco non può fare tutto da solo. Abbiamo concluso, quindi, che, per migliorare la comunicazione tra governo e consiglio comunale, nella parte che ci rappresenta, un assessore più organico sarebbe potuto servire. Siccome la nostra rappresentante aveva un incarico part-time, e non full-time, caricarla di ulteriori deleghe ci è sembrato inopportuno. Ne abbiamo parlato in assemblea e abbiamo votato questa mozione con larga maggioranza. Quando io parlo di organicità al partito mi riferisco anche ad un discorso di miglior comunicazione. Uno dei compiti che l’assessore ha e che sfugge a chi non fa politica diretta è anche quello di riferire al partito dell’attività amministrativa, anche su questioni che non lo riguardano. Non solo, compito è anche quello di riferire al contrario, cioè portare all’interno della giunta l’indirizzo politico del partito. E su questo ci aspettavamo una maggiore organicità».
Non c’è ancora un nome da sostituire a Salierno: «Non abbiamo un nome. Ci riuniremo nelle prossime ore e decideremo».