Dalla coalizione di maggioranza a sostegno del sindaco Ricci riceviamo e pubblichiamo
“Questa sera si recita a soggetto”.
Non è solo una opera teatrale del maestro Luigi Pirandello ma la pantomima che siamo costretti a subire con costanza da uno sparuto gruppo di consiglieri comunali di minoranza, questa volta anche in ordine sparso, e si direbbe “in cerca d’autore”, o di elettore, per le prossime consultazioni regionali.
La vetta di vetro su cui arrampicarsi, questa volta, con gran gracchiare di unghie, è la diffida pervenuta dal prefetto per l’approvazione del rendiconto di Gestione 2024.
La situazione era nota a tutti, esplicitata in sede di conferenza capi-gruppo sin dal giorno 8 maggio, giorno in cui si è fissata la data del 4 giugno per l’approvazione del rendiconto in consiglio comunale.
Prima era già intervenuto in data 2 maggio, l’approvazione dello schema di delibera del rendiconto di gestione in giunta, con delibera n. 112 del 2 maggio 2025.
Deve essere pertanto chiaro: il comune non corre alcun rischio ed i conti sono in ordine. Non vi è alcun pericolo di scioglimento ed i ritardi, lievi e già esplicitati nelle sedi competenti, sono dovuti solo all’eccesso di burocrazia e lavoro a cui sono sottoposti gli Uffici che devono far fronte alla gestione ordinaria e straordinaria del lavoro.
Cosa che denota, peraltro, che taluni consiglieri frequentino ormai più la non realtà dei canali social e dei like digitali che la realtà gli uffici del comune, tanto da non aver contezza della miriade di scadenze e adempimenti ai quali questi sono sottoposti e che vanno rispettati.
Ci si aspetterebbe, d’altronde, un atteggiamento diverso quando invece si approva il Bilancio di Previsione, come accade da due anni a questa parte a tempo di record e con largo anticipo, a differenza di altri comuni.
Ma anche lì, si recita a soggetto, si interpreta un ruolo di opposizione fine a sé stesso, con uso e abuso di comunicati stampa e video, di ricerca spasmodica di like dei soliti noti e l’utilizzo di vocaboli poveri e inflazionati, evidentemente sintomo di povertà non di lessico ma di idee.
Ci aspettiamo ben altra forma di opposizione. Costruttiva e sui contenuti, sulle proposte che come al solito mancano e latitano.
C’è solo da sperare che il governo nazionale risolva le dialettiche interne e ci dia finalmente una data per queste benedette elezioni regionali: i cittadini finalmente capirebbero il motivo di tanta ricerca di visibilità rivestita di contenuti vuoti e apporti nulli per la città.