Tutti noi immaginiamo come il 25 aprile 1945, dopo la proclamazione di insurrezione da parte del comitato di liberazione nazionale, la gente si sia riversata festosa in strada inaugurando un nuovo periodo per la popolazione italiana: la fine della seconda guerra mondiale.
Erano i giorni in cui il comitato di liberazione – tra i cui membri figurava il futuro ed indimenticato presidente della repubblica Sandro Pertini – invitava le forze partigiane del nord Italia di attaccare e far arrendere i presidi fascisti ancora in piedi. Erano i giorni dell’imminente cattura ed arresto del duce Benito Mussolini. Erano i giorni più luminosi per gli italiani, finalmente erano liberi dalle angherie subite a causa della guerra, si intravedeva una luce sempre più vicina in fondo a quel tunnel di distruzione, di morte, di oltraggio che erano stati perpetrati per lunghi anni.
Un anno dopo, l’allora presidente del consiglio Alcide De Gasperi proclamò il 25 aprile festa nazionale ed anniversario della liberazione. Da quel momento, in tutta Italia ogni anno vengono organizzate cerimonie e manifestazioni pubbliche in ricordo di quell’avvenimento.
Sulla scia dell’evento organizzato lo scorso anno dall’associazione Anpi, i Giovani Democratici sabato prossimo vogliono omaggiare i partigiani e i combattenti tutti che, con resistenza e resilienza, contribuirono in maniera significativa alla liberazione dell’Italia. Quest’anno però non sarà come tutti gli altri anni, non potrà esserlo a causa del virus che ci costringe a rimanere in casa da ormai oltre quaranta giorni. La gente non potrà riversarsi nelle strade per commemorare la liberazione della penisola. Lo faremo però in un modo particolare, del tutto innovativo.
“La voglia di commemorare questa data c’è anche e soprattutto in questo momento di difficoltà, in cui aggrapparci alle nostre radici, ai nostri ideali è indispensabile. Abbiamo deciso quindi di farlo con un concerto, cercando di ricreare il più possibile l’atmosfera che ci manca tanto, cercando di ‘avvicinare’ attraverso la musica; potrete ascoltare della bella musica, in compagnia dei Guatemala, una band emergente della scena indie barese, con “Live resilence” che in fondo siamo tutti noi, anche dietro una webcam, cercando di far risuonare tra le vie della città le nostre voci”, queste sono le parole di Nicolò Ventafridda che esprime la voglia di questi giovani ragazzi di continuare a dare rilievo al 25 aprile nella nostra città.
Dal punto di vista comunicativo abbiamo deciso di programmare una tre-giorni in cui si susseguiranno storie e riflessioni di resistenza moderne e passate. Il 23 partiremo riflettendo sul boom mediatico di Bella Ciao all’interno della Casa di Carta, serie tv spagnola che dal 2017 ha rimodulato il senso di resistenza tra i giovani di tutto il mondo. Il 24 non ci siamo certo dimenticati del quarto global strike (sciopero globale per il cambiamento climatico) che avrebbe ancora una volta invaso le strade di tutte le città, accosteremo alla lotta giovanile partigiana che desiderava tanto una nuova Italia, la lotta dei giovani ambientalisti che chiedono fortemente ai propri governi un twist perché certamente non abbiamo un Pianeta B. Infine il 25, attraverso spunti di riflessioni di partigiani e di autori protagonisti della resistenza, rifletteremo sul senso di questa importante data che molto spesso viene bistratta da beceri politici.
Sabato prossimo alle ore 20.00 seguiteci in diretta streaming su Facebook e sulla piattaforma di videochat Zoom per festeggiare assieme la festa della liberazione. Sarà la nostra piccola battaglia per combattere il Coronavirus: siamo sicuri che presto potremo annunciare la vittoria e ritrovarci come prima. Resistiamo a casa e torneremo ad incontrarci.