UFFICIO STAMPA FRANCESCO PAOLO RICCI
«So che molti di noi vorrebbero annullare tutto quello che non ci piace. Vorrebbero sentirsi dire che sarà eliminata la delinquenza, che solo a Bitonto tra i comuni pugliesi non capoluogo ci sarà l’ospedale, che ci sarà un poliziotto per ogni strada, che la civiltà sarà un ordine precostituito da un’ordinanza del sindaco, che per ottenere tutto ciò basti battere i pugni su qualche tavolo. Purtroppo, non sarà sufficiente. La verità è che se oggi abbiamo aree ludiche, parchi nella 167, la Cittadella del Bambino, attività commerciali nel centro storico con la zona a traffico limitato, beni storici rivalutati, scuole ristrutturate e nuovi impianti sportivi lo dobbiamo a voi e non a qualcun altro. È stato bello essere sindaci insieme. Andate avanti. Con il coraggio di donne e uomini onestamente credibili».
È con queste parole che il sindaco uscente Michele Abbaticchio saluta la comunità di Bitonto, Mariotto e Palombaio, dopo i dieci anni alla sua guida.
«Questa città non ha bisogno di demolitori, ma di costruttori» è la chiosa di Francesco Paolo Ricci, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra: «Molto è stato fatto. Molto è da migliorare. Tanto c’è ancora da fare e noi ci assumeremo l’impegno di continuare a far crescere questa città. Siamo pronti a governare rimanendo coerenti agli ideali del centrosinistra, senza rancori personali. Portando avanti quanto di buono c’è stato, ma con il coraggio di evidenziare e superare, insieme, le criticità».
Criticità che Ricci ha sempre denunciato con coraggio, anche quando è stato all’opposizione di Abbaticchio.
«Darò tutto me stesso per questa comunità, che vuole farsi conoscere per tutto quello che c’è di buono – continua l’avvocato -: iniziative come Cortili Aperti, il nostro patrimonio artistico e culturale, i giardini recuperati, le tante start-up giovanili. Questa città deve continuare a crescere».
Dal palco, il candidato di centrosinistra illustra alcuni dei punti del programma della sua coalizione che non è un libro dei sogni, ma uno strumento di governo valido, reale e concreto: «Abbiamo pensato a progetti per abbellire le nostre città, come le “sette strade dei fiori”, un piano regolatore del verde. Abbiamo previsto nuova linfa per i servizi sociali. Terzo settore, cooperative, fondazioni non saranno più meri fornitori, ma compagni di viaggio. Il comune deve essere a sostegno del mondo scolastico, per condividere progetti educativi a favore dei ragazzi, specialmente dei più fragili. Vogliamo una città a misura d’uomo, con un nuovo piano regolatore e completando le progettualità in corso. Dobbiamo puntare ad una agricoltura di qualità con un sistema di cooperazione reale, che porti innovazione e sostenibilità economica. I finanziamenti del Pnrr sono una grande occasione per integrare il personale carente. Ora o mai più. Non torniamo indietro. Condividiamo tutti insieme il nostro futuro».