Le riforme in materia di lavoro sono state deleterie e distruttive avendo riverberi limitativi anche per le famiglie poiché sono e saranno sempre riforme di potere.
Alla Nostra Costituzione è affidato il compito di vivacizzare la vocazione democratica del paese:
“L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”;
“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli [che limitano] (…)
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori”;
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione (…) in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Questi sono solo alcuni esempi e pietre miliari da rispettare.
Il Jobs act di Renzi è stato un regalo ai poteri forti, la legge Fornero invece un modo di procrastinare un problema rendendolo proditorio.
Dobbiamo essere in grado di distinguere le grandi imprese dalla piccola e media imprenditoria.
Infatti nel tempo si è creato un sistema vizioso: ogni volta che si riduce la flessibilità, la piccola e media imprenditoria paga i costi maggiori; ogni volta che si aumenta la flessibilità, la grande multinazionale raccoglie i maggiori vantaggi.
“Il lavoro è pane: in Italia è stato legalizzato il furto del pane”
Noi di Italexit proponiamo in primis di dare dignità a tutti coloro che hanno perso il lavoro durante i periodi di pandemia, bisogna ritornare al concetto originario di Reddito di cittadinanza, volano di nuove opportunità professionali, abolendo l’assistenzialismo passivo, abolire il Jobs Act e tutti i contratti che non garantiscono tutele per le nuove generazioni.
Senza stabilità nel lavoro non ci può essere famiglia noi di Italexit proponiamo un supporto alle stesse mediante un intervento di alleggerimento sui mutui prima casa attraverso una garanzia suppletiva da parte dello Stato che copra almeno il 50% del mutuo utile all’acquisto della prima casa.
L’aumento dei figli delle famiglie Italiane potrebbe essere agevolato e supportato dallo sgravio fiscale del 50% delle spese dedicate specificatamente ai figli fino ai 5 anni di età che riguardino la baby-sitter, gli asili nido, le scuole materne le attività di avviamento allo sport che oggi hanno tetti massimi insufficienti ad incentivare la natalità.