“LA STORIA DEL GAS”
La crisi energetica riferita all’aumento del prezzo del gas non può che trovare le cause nel conflitto tra Russia ed Ucraina.
In questa epoca è inammissibile risolvere conflitti socio-economici imponendo sanzioni ed attaccando militarmente paesi.
Il sistema imposto dall’occidente e in prevalenza dal sistema americano provocano disagi sociali ed economici di cui noi cittadini comuni non siamo responsabili.
Il Patto Atlantico è nato in funzione difensiva e di supporto alle nazioni uscite vincitrici o vittime della furia nazi- fascista successivamente posto a bastione della minaccia russo- comunista.
Caduta quest’ultima la Nato ha cambiato pelle, poiché è diventata lo strumento di interessi economici degli USA.
Un grimaldello di potere nascosto da bocca di fuoco nel paradigma latino “se vuoi la pace devi fare la guerra”.
E l’Italia…?
Il suo ruolo relegato a comparsa, la sua peculiarità di centralità della cultura mediterranea utilizzata come espressione geografica in modalità portaerei americana.
La visione imperialistica e guerrafondaia data dagli Usa è inaccettabile, in primis perché contraria all’ art. 11 della nostra Costituzione.
Pertanto l’Italia deve farsi promotrice di pace e ambasciatrice dei popoli mediando tra Russia e Europa per la risoluzione della controversia in Ucraina/Donbass, ne abbiamo le potenzialità, ne abbiamo le capacità.
Tutto ciò sarebbe possibile tramite un percorso di alleggerimento della posizione italiana partendo da un nuovo ruolo per l’Italia, evitando ulteriori scostamenti di bilancio per le forniture di armamenti ai popoli in conflitto
Noi di Italexit proponiamo la nostra nazione allo status di svizzera del Mediterraneo, rimarcando uno status di neutralità che ci vedrebbe arbitri imparziali per il rispetto dei principi fondamentali dei diritti umani, già enucleati nella nostra stupenda Costituzione.
La pace nel mondo rimane l’obiettivo primario basato su un’azione multilaterale
sostenuta da buoni rapporti diplomatici ed economici, nel rispetto reciproco all’interno di un contesto internazionale sempre più multipolare ma non rinunciando al proprio, ruolo di primario paese manifatturiero e tecnologicamente evoluto grazie al proprio sistema imprenditoriale.