Solo due giorni e l’Italia sarà chiamata al voto per il rinnovo del Parlamento, con le Elezioni Politiche che andranno a definire il nuovo volto della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Si andrà a votare con una nuova legge elettorale, il “Rosatellum”, che porterà gli elettori ad esprimere la propria preferenza sia su un candidato per il rispettivo collegio uninominale, sia per la lista della coalizione nel collegio plurinominale a sostegno dello stesso candidato.
Quella che sta volgendo al termine è una campagna elettorale però anomala, priva di grossi contenuti e temi ad ampio respiro. Tuttavia, il voto che sortirà va però osservato molto attentamente per quanto concerne le dinamiche che si sono sviluppate finora e per gli eventuali scenari futuri post 4 marzo che potrebbero rivelarsi, specie in seno alla maggioranza cittadina di governo guidata da Michele Abbaticchio.
Come mai? Capiamo i motivi.
Le varie forze della coalizione di maggioranza di Palazzo Gentile hanno intrapreso percorsi differenti tra loro. Il sindaco Abbaticchio, con la sua lista civica “Tra la Gente” e con “Città Democratica” (quest’ultima dopo un comunicato ufficiale), sosterrà il Partito Democratico ed i due candidati al collegio uninominale, Giuseppe Giulitto (per la Camera) e Salvatore Campanelli (per il Senato). A dimostrazione del supporto ai candidati dem da parte del primo cittadino, anche la partecipazione dello stesso Abbaticchio, lunedì scorso, presso la storica sede del PD della “Pescara” di corso Vittorio Emanuele, all’incontro organizzato da Giulitto assieme a tutte le liste civiche di sinistra pronte a sostenere il suo progetto di candidatura. Non è da escludere il sostegno alla coalizione di centrosinistra da parte di “Iniziativa Democratica” (anche se voci non infondate parlano di un appoggio della consigliera Marida Milo a Cassano e al centrodestra) e “Bitonto Solidale”: a loro si dovrebbero affiancare pure “La Puglia in Più”, movimento riconducibile all’assessore Domenico Nacci, e “Progetto Comune – Viviamo la città”, la lista che fa capo al vicepresidente della Regione, Antonio Nunziante.
Ma su queste ultime due forze qualche riserva va espressa. Infatti, entrambe non sono del tutto compatte nel sostegno al PD. Nel caso di “Progetto Comune – Viviamo la Città”, la segreteria ha espressamente dichiarato di sostenere la candidatura al Senato di Salvatore Campanelli, («in quanto risponde alla nostra visione di progetto civico, il nostro è un voto non al PD ma solo alla persona, per il percorso politico avuto e per la sua vicinanza al territorio e alla tematica civica», ha precisato Luca Scaraggi, referente del movimento), anche se Raffaele Picciotti ha sottolineato, riprendendo il comunicato diffuso dal movimento, «l’invito esplicito a votare i candidati di centrosinistra», ergo anche Giulitto alla Camera. Ma non si esclude che un’ala possa andare oltre le indicazioni dettate e appoggi con convinzione il centrosinistra e il PD. Cosa potrebbe succedere dunque il 5 marzo? Come si potrà fare sintesi tra due posizioni contrastanti, che da un lato farebbero tendere ad una chiara apertura al PD a livello locale, dall’altro invece farebbero stazionare su una posizione più restia all'”abbraccio”?
Per quanto riguarda invece “La Puglia in Più”, indiscrezioni parlano del consigliere Massimo Lacetera pronto a sostenere la candidatura di Massimo Cassano e la coalizione di centrodestra. Una scelta, libera, meramente elettorale o un primo passo verso un cambiamento che potrebbe riflettersi anche negli equilibri e nei numeri dell’aula consiliare di Palazzo Gentile? Si tratterebbe di un avvicinamento di Lacetera (unico rappresentante in Consiglio del movimento del senatore Dario Stefano, ndr) a Forza Italia e alla consigliera Carmela Rossiello, con conseguente passaggio in minoranza? E qualora tutto ciò dovesse realmente accadere, quale potrebbe essere il futuro dell’assessore Nacci, che rischierebbe così di perdere il suo partito in Consiglio? Situazione, in un certo qual modo, già vissuta dallo stesso Nacci nel corso del primo mandato abbaticchiano, quando per dissidi interni all’Italia dei Valori fu escluso dal partito da Giuseppe Fioriello, restando dunque senza una forza di riferimento in Consiglio, aspetto che costò caro poi nella composizione futura della squadra di Governo.
Ultima forza di maggioranza, “70032 Città in movimento”. Un recente comunicato del consigliere Santoruvo ha dato margine di scelta ai propri elettori, ma in realtà il movimento rappresentato in Consiglio da Fioriello e dallo stesso Santoruvo si è sostanzialmente diviso tra il PD di Giulitto – Campanelli (poco) e il centrodestra di Cassano (per la maggior parte). Dunque nessun appoggio a Nicola Baldassarre, candidato al collegio uninominale alla Camera per Casapound, nonostante lo stesso Baldassarre sia stato tra i principali attori della nascita del movimento un anno fa, a sostegno della candidatura a sindaco di Abbaticchio.
Passiamo alla minoranza. Se “Insieme per la città” dovrebbe votare PD, non tutta la “Pescara” andrà per il proprio partito nelle urne di domenica. Infatti, l’ala Rossiello – Natilla sostiene “Liberi e Uguali”, neonato movimento di sinistra, alternativo e parallelo al PD (con Massimo D’Alema “lider maximo”), sulla quale convoglieranno i voti anche di “Sinistra Italiana”. Sempre in seno al centrosinistra, non voteranno PD ma ugualmente la stessa coalizione, sia “Governare il futuro” che, come già più volte evidenziato su Facebook dall’avv. Vito Desantis, si è orientato sulla lista “+Europa” di Emma Bonino, sia i socialisti del PSI, che andranno compatti sulla lista “Insieme”. In ultimo, Rifondazione Comunista ed il suo esponente Dino Tafuto, invece, hanno espresso sui social l’orientamento verso “Potere al Popolo”.
Tra le poche certezze, quelle del Movimento Cinque Stelle, che sostiene coeso la sua candidata al collegio, la concittadina Francesca Anna Ruggiero, oltre a tutti i candidati pentastellati. Forza Italia invece appoggia compatta la coalizione di centrodestra, che ha in Massimo Cassano (per la Camera) e Filippo Melchiorre (per il Senato) i suoi esponenti al collegio uninominale, mentre punta di diamante al collegio plurinominale alla Camera è Francesco Paolo Sisto. Eppure un pizzico di imbarazzo nei forzisti bitontini c’è, per via della candidatura di Cassano, sia un po’ per il suo percorso passato fatto di cambi di casacca (PDL prima, Alternativa Popolare – Nuovo Centrodestra poi, ed ora il ritorno in Forza Italia), sia un po’ per l’aspetto, non di secondo piano, che ha visto proprio Cassano sostenere nelle ultime Amministrative dello scorso giugno la riconferma di Michele Abbaticchio a sindaco di Bitonto (tramite la lista Riformisti, Cattolici, Popolari) e non, invece, la proposta “azzurra” di Carmela Rossiello.
Dunque, questo lo scenario probabilmente a poche ore dal voto. Interessante, però, sarebbe capire gli equilibri che dal 5 marzo sicuramente potrebbero cambiare a Palazzo Gentile.