“Si parla tanto di crisi del mondo dell’informazione, ma non abbiamo alcun dato chiaro che indichi la concreta volontà della Regione di supportare il settore, applicando la legge per il sostegno all’editoria. Ho depositato, quindi, un’interrogazione diretta al presidente Emiliano, per impedire che l’inerzia politica possa compromettere le risorse stanziate. Infatti, sebbene la legge regionale per il sostegno al pluralismo dell’informazione, che garantisce il diritto democratico dei cittadini ad essere informati, sia stata varata a gennaio 2018, non è dato sapere che fine abbiano fatto i fondi. A gennaio scorso è stato approvato il Regolamento di attuazione della legge, e il mese successivo il Programma degli interventi per l’annualità 2019, rimodulato poi a giugno per la mancata risposta all’avviso di pre selezione da parte delle agenzie di stampa. Le risorse per l’anno in corso sono state così ripartite: 50% per le emittenti radiotelevisive, 25% per la carta stampata e 25% per l’editoria sul web.
Ma, adesso, come sta procedendo la Giunta Emiliano? Innanzitutto vogliamo sapere se e in che modo siano stati impiegati i fondi per il 2018, che sarebbe un delitto perdere. Chiediamo di conoscere quante e quali aziende abbiano presentato istanza di accesso ai fondi, e se sia stata stilata una graduatoria dei richiedenti. Ed è opportuno che il Governo regionale dica con chiarezza entro quali tempi intende portare a compimento l’iter, per scongiurare il mancato utilizzo delle risorse per il 2019. Ora è tempo di passare dalle carte ai fatti, per garantire il diritto dei cittadini ad essere informati e a poter contare su una pluralità di organi di stampa. Che, peraltro, creano occupazione e sviluppo sul territorio”.