Ieri, nel Consiglio comunale che ha dato il via libera (scontato, diciamo la verità) al Bilancio annuale 2018 e a quello di previsione 2018-2020, il protagonista assoluto è stato il Partito democratico, con i suoi rappresentanti Antonella Vaccaro e Gaetano Bonasia.
Da un lato ha “arricchito” alcuni provvedimenti discussi con emendamenti – la maggior parte dei quali accolti -, e dall’altro si è astenuto, diversamente dagli altri esponenti di opposizione, al momento della votazione del fondamentale provvedimento contabile.
E, soprattutto questo secondo aspetto, non è passato inosservato, creando importanti crepe all’interno della minoranza. E relative polemiche, in aula e fuori. Per il resto, la lunghissima assemblea di ieri ha riservato scintille e lunghi scontri dialettici nel più classico gioco tra le parti.
Sì al Piano opere pubbliche “modificato”. Il primo punto su cui si è discusso è l’aggiornamento del Piano delle opere pubbliche, in virtù dell’inserimento di altre cose da fare con finanziamenti strappati non molto di recente. Il disco verde è arrivato con 16 voti favorevoli e sette astenuti, e si è arricchito anche dell’emendamento presentato dai piddini (una prima somma, 50mila euro, per indagini antisismiche in Biblioteca, da fare insieme a tre istituti scolastici) e dal sindaco Michele Abbaticchio, che prevede l’acquisto di via privata Lobuono, importante per un discorso di migliorie a livello di viabilità. Un altro emendamento del Pd, quello che riguardava san Domenico, è stato bocciato, ma Francesco Scauro (Partito socialista) si è chiesto che fine abbia fatto quel progetto che riguardava il chiostro dell’ex pretura, affidato al consorzio “Social Lab”.
“Impegno serio per sant’Agostino”. Il semaforo verde è arrivato anche per un altro aggiornamento, quello al Documento unico di programmazione (Dup), modificato in tre piccoli aspetti, tra cui quello riguardante l’ex convento di sant’Agostino. Il Comune, dopo aver tentato invano di venderlo, riprova a riqualificarlo in virtù di un prossimo bando in arrivo dalla Regione.
Nel frattempo, però, quell’immobile in pienissimo centro è in completo stato di abbandono, nonché una riserva di topi che spesso si riversano per strada.
Una situazione vergognosa sollevata da Emanuele Sannicandro (Insieme per la città), che ha chiesto un impegno politico serio all’amministrazione che vada al di là del bando in questione.
La bagarre sul Bilancio. Ma è sul provvedimento contabile che si è scatenata la bagarre. Si è iniziato con gli emendamenti, tutti e tre licenziati positivamente.
Il primo – quello che ha fatto più discutere – è quello a firma del Partito democratico, che stanzia 15mila euro per uno studio di fattibilità che debba portare poi alla digitalizzazione dell’archivio delle pratiche edilizie nel settore Territorio.
La volontà dei dem lascia perplessa in primis l’opposizione stessa, assai dubbiosa sulla effettiva validità dello stanziamento, visti anche precedenti impegni di spesa non andati a buon fine. Poco importa, perché il sì all’emendamento arriva comunque. Da 16 consiglieri (tutta la maggioranza, più Ciminiello e il Pd stesso), mentre la restante parte della minoranza si spacca, tra chi esce dall’aula e chi vota a sfavore, in due.
Il voto positivo è invece unanime sull’emendamento del grillino Cataldo Ciminiello (otto mila euro per corsi di formazione in campo agricolo, e che vanno a rimpinguare un capitolo di spesa tagliato rispetto al passato), e per quello della Posizione apicale Andrea Foti.
Il primo a entrare nel cuore del provvedimento è stato Michele Daucelli (Insieme per la città), anticipando che il bilancio Asv potrebbe essere anche questa volta – e sarebbe la terza consecutiva – in perdita, così come quello della Sanb, nonché tornando sulla questione agevolazioni Tari 2018.
Tante le perplessità riscontrate dall’ex assessore al Bilancio sul documento redatto da Domenico Nacci, colpevole, a suo dire, di non essersi interfacciato con le commissioni consiliari, se non quando le decisioni erano ormai prese.
Ma Nacci non ci sta e, prima di chiarire i dubbi sul provvedimento, respinge al mittente le accuse: «Sono stato presente a tre sedute e Lei è sempre venuto in ritardo o è restato pochi minuti. Mi hanno detto poi che non era più necessaria la mia presenza nella quarta seduta, ma non mi sono mai stati posti quesiti».
Non mancano poi anche gli appunti di Dino Ciminiello. Il rappresentante del Movimento 5 Stelle ha infatti lanciato una sfida: «Se la precedente amministrativa ha avuto il merito di internalizzare servizi tributi, oggi credo che debba impegnarsi nel recupero crediti». I mancati introiti, derivati dall’evasione fiscale, sono infatti i principali nemici del bene comune, perché gli oltre 13 milioni di euro posti nei residui non permettono di dare maggiori servizi ai cittadini.
Per il grillino, poi, è necessario intervenire anche sulle politiche sociali, sull’ambiente, sulle politiche giovanili e sul turismo, che deve puntare a portare fuori dalla Puglia e persino dall’Italia la “bitontinità”.
Un buon modo, secondo Carmela Rossiello (Forza Italia) potrebbe essere creare delle sagre, assenti nella nostra città, nonostante il nome nel capitolo di spesa. L’impresa però è giudicata quasi impossibile, per via degli elevati costi da sopportare, dall’assessore al Marketing Territoriale, Rino Mangini, che interviene anche sulla questione Teatro.
Se per la forzista i pochi introiti sono dovuti all’eccessiva concessione gratuita del Traetta, per Mangini il “problema” è che a beneficiare della struttura è in larga parte lo stesso Comune.
Sotto accusa per Rossiello anche la poca sicurezza in Piazza Cattedrale, presa d’assalto da ragazzini maleducati, gli orari di apertura dei parchi, e la condizione delle strade e dei marciapiedi in città. Singolare secondo il consigliere azzurro che ci sia il 50% in meno di richieste di risarcimento danni. “Forse perché si impiega tanto tempo per il rimborso o forse perché i bitontini si sono ormai arresi”.
Dagli assessori poi i chiarimenti richiesti da Daucelli.
Angela Saracino fa il punto della situazione sulle spese legate alla Pubblica Istruzione. “Per la refezione scolastica, abbiamo fatto un calcolo sulla domanda potenziale. Apporteremo poi le variazioni quando avremo le richieste di servizio effettive . Il taglio di 30mila euro sul trasporto scolastico invece è stato subito, in quanto la richiesta è sempre la stessa”.
Per Daucelli è la conferma che le cifre non sono veritiere ma necessarie per quadrare il bilancio.
Ma Gaetano De Palma smentisce. Perlomeno per le spese dell’assessorato ai Servizi Sociali, il ridimensionamento risponde ad una logica di adeguamento su spesa storica.
Dure critiche sono arrivate da Franco Scauro, che denuncia la riduzione dei fondi destinati ai Servizi Sociali, a partire dall’assistenza alle famiglie disagiate, ai senzatetto, ai minori a rischio: «Un lento ma progressivo depauperamento di risorse. Dobbiamo avere il coraggio di investire. Si chiedeva di fare piccoli tagli su altre cose che sono sì necessarie, ma non fondamentali. Vediamo tanti cittadini che hanno bisogno, ma che vengono sbattuti da una parte all’altra. Bisogna uscire da questo modo di vedere le cose. Ci riusciremo solo quando avremo modo di discutere realmente insieme su una rivisitazione degli obiettivi dei Servizi Sociali, per verificare l’effettività di molti interventi previsti, in un’ottica di aiuto alle persone più deboli. Manca, ad esempio, una politica vera per la casa».
Alle osservazioni di Scauro fa eco Emanuele Sannicandro, criticando anche la riduzione dei fondi a sostegno degli anziani: «Da anni si chiede la presenza di un centro sociale per l’anziano pubblico, in una società con sempre più anziani. È mai possibile ridurre di 110mila euro i fondi per gli anziani, ridurre le risorse per i minori a rischio, le famiglie disagiate e, in generale, per le fasce più deboli e, al contempo stanziare 105mila euro per la rete dei festival, 100mila euro per la gestione del Centro Tecnologico interprovinciale».
Osservazioni a cui il sindaco risponde sottolineando che il comune deve si pensare alle emergenze, ma senza dimenticarlo sviluppo futuro della città.
Alla fine il provvedimento di bilancio è approvato con 14 voti a favore dalla maggioranza, 5 contrari e 2 astensioni, da parte del Partito Democratico che ha ritenuto di non approvare il bilancio, alla luce delle perplessità emerse, ma neanche di bocciarlo, in quanto, a seguito di confronti con le forze di maggioranza, è stato approvato un suo emendamento.
Approvato anche il progetto per la costruzione di un centro commerciale Lidl in via Lazzati.