Ricatti,
Mundo, Rutigliano, Modugno, Intini, Farella, Toscano, Damascelli, Natilla,
Rossiello, Palmieri.
Sono loro gli unici
presenti all’aggiornamento del Consiglio
Comunale del 4 giugno, che avrebbe dovuto tenersi ieri mattina.
Già, 11. Troppo pochi per
rendere valida la seduta che, come
il 20 maggio scorso, torna ad essere deserta.
Un copione ormai abituale
che non lascia indifferenti i membri della minoranza.
È Franco Natilla, infatti, a prendere la parola: «A noi consiglieri è stata recapitata
una lettera, a firma del sindaco e della vicesindaco, in merito alle spese
derivate dalle sedute consiliari».
Un invito, insomma, ad evitare di protrarre le discussioni oltre la mezzanotte
e a non costringere i dipendenti agli straordinari.
«Nessuna colpa può essere attribuita ai presenti
di questa mattina» continua il
piddino che ingaggia la bagarre con Vito
Rosario Modugno (SEL), “reo”, a suo dire, con Vito Palmieri di aver ostacolato il suo intervento.
«Oggi, ancora una volta, per mancanza del numero
legale, salta la seduta del Consiglio Comunale – è invece il commento di Francesco Toscano –. Ritengo
sia un fatto grave che denota la difficoltà con la quale l’amministrazione affronta
questioni di rilevante importanza. Chiedo, pertanto, che in futuro si tenga un
doveroso rispetto verso chi sente il dovere di assicurare la propria presenza e
verso la cittadinanza che, a ragione, lamenta frequenti rinvii del Consiglio».
«Ormai non ci sono più parole» è la chiosa sconsolata dell’avvocato UDC.
Anche Domenico Damascelli (Forza Italia),
dalle colonne di facebook, si è espresso sulla vicenda: «Oggi, ahimè, si è consumato l’ennesimo atto di irresponsabilità
dell’Amministrazione Comunale di Centrosinistra verso la città, di indifferenza
al bene comune, di approssimazione e superficialità nella gestione della
“res pubblica”. Ancora una seduta deserta, ancora un Consiglio
Comunale andato in fumo, ancora una volta nessun atto prodotto dalla massima
assise cittadina, ancora un inutile e inopportuno aggravio di spese. Persino
chi, nei giorni scorsi, ha inviato una missiva ai Consiglieri, per informarli
sui costi sostenuti dal Comune per lo svolgimento dei Consigli, era assente. Si
predica e si “posta” bene, ma si razzola e si opera diversamente.
Ritengo che sia anche molto diseducativo verso i cittadini, perché non si può
chiedere loro un comportamento improntato al buon senso civico e poi sono
proprio gli amministratori pubblici a dare un esempio negativo. È
indispensabile che si inizi a pensare e ad agire in modo “diverso” e
che, nel supremo interesse della città, parta quella necessaria rivoluzione
culturale, affinché si intenda la politica sempre e solo al servizio della
gente».
La
riunione nella stanza del presidente Palmieri porta a stabilire la nuova data.
Mercoledì 11 alle ore 9 sarà (?), quindi, ancora una volta, Consiglio
comunale.