Duecentotrenta milioni di euro per progetti strategici che interessano sei aree di intervento dell’area metropolitana di Bari: infrastrutture, sviluppo economico e produttivo, riqualificazione sociale e servizi metropolitani, ambiente e territorio, turismo e cultura e governance.
Il Consiglio metropolitano ha approvato a maggioranza (con il solo voto contrario del consigliere Giuseppe Carrieri) il Programma operativo degli interventi definiti nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Bari, l’accordo siglato il 17 maggio scorso tra la Città metropolitana di Bari e la presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede un finanziamento di 230 milioni di euro per opere infrastrutturali strategiche e servizi da realizzarsi nel territorio dei 41 Comuni dell’area metropolitana.
“Con questo atto diamo avvio concretamente alla pianificazione strategica della Città metropolitana di Bari realizzando un sistema complesso di opere e interventi frutto del lavoro e della riflessione condivisa con i 41 Comuni della Terra di Bari in un’ottica unitaria per la crescita e lo sviluppo dei nostri territori – afferma il sindaco metropolitano, Antonio Decaro -. Questo non è un libro dei sogni né un elenco sterile di infrastrutture, ma la visione alla base dello sviluppo futuro del territorio metropolitano e dell’intera comunità che conta più di 1 milione di abitanti. Abbiamo messo a sistema i bisogni e le ambizioni delle nostre città per sostenere il futuro di una terra straordinaria, che vanta competenze e talenti unici e che merita di giocare un ruolo da protagonista nel Mezzogiorno e nell’intero Paese. Per la prima volta – conclude il sindaco – abbiamo giocato un ruolo da protagonista nelle scelte che riguardano il nostro futuro, con la possibilità di decidere noi i progetti e gli interventi da finanziare”.
“E’ stato un processo politico al servizio dei territori e delle loro identità locali – prosegue il vicesindaco delegato alla Pianificazione strategica Michele Abbaticchio, relatore del provvedimento -. Siamo riusciti a creare una sintesi, una identità metropolitana in grado di sfidare se stessa verso la mission dell’occupazione giovanile e della salvaguardia dell’ambiente con una forte connotazione turistica collegata all’innovazione tecnologica. E’ stato emozionante e un onore far parte di tutto questo”.
Il programma degli interventi è il frutto di un percorso partecipato e di co-progettazione curato dall’Unità di progetto di Pianificazione Strategica della Città metropolitana di Bari, coordinata dal segretario generale dell’Ente, Donato Susca, referente unico del “Patto per Bari”, e i Sindaci dell’area metropolitana, a seguito del quale sono state individuate aree di intervento strategiche, azioni di “start up” ed i seguenti progetti di rete:
– Progetto Terra di Bari Guest Card: rete metropolitana degli attrattori culturali.
– Innovazione PA e Smart Cities: realizzazione di una rete metropolitana per le città intelligenti in materia di sicurezza e mobilità.
– Valorizzazione degli attrattori naturali, i parchi e le lame della Terra di Bari e del paesaggio rurale (ipogei e gravine).
– Realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali per la fruizione dei beni ambientali e culturali della Città Metropolitana.
– Porta Futuro: realizzazione di un programma integrato per i giovani con particolare riferimento al tema del lavoro.
– Agenzia metropolitana della casa.
– Waterfront metropolitano.
–Miglioramento e potenziamento del servizio TPL sulla rete metropolitana.
Congiuntamente sono stati definiti i seguenti asset strategici per lo sviluppo metropolitano: zona logistica produttiva ASI – Porto di Bari, Camionale, Poligonale, waterfront metropolitano, Accademia delle Belle Arti, Polo della Giustizia, TPL.
Il Programma operativo degli interventi, messo a punto dalla Città Metropolitana, fornisce una risposta flessibile ed integrata alle diverse esigenze territoriali, promuovendo un più efficace coordinamento tra i vari strumenti di programmazione e di pianificazione e tra le fonti finanziarie disponibili, nonché tra i diversi soggetti istituzionali interessati.