«Stamattina (ieri, ndr) ho provveduto al deposito di una proposta di legge, a mia prima firma, che amplia anche ai soggetti pubblici il ventaglio dei soggetti partecipanti al capitale della Banca d’Italia senza nuovi o maggiori oneri per lo Stato e i cittadini». Lo dichiara in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle Francesca Anna Ruggiero, componente della Commissione Finanze, intervenuta ieri nella discussione alla Camera dei Deputati. «Invece siamo contrari – prosegue – alla nazionalizzazione della Banca d’Italia targata Meloni perchè depaupera i bilanci di enti e casse previdenziali, mettendo le mani in tasca ai pensionati e a coloro che versano i loro contributi, lavorando una vita intera. Troviamo inaccettabile la misura che vorrebbe utilizzare, attraverso una riduzione forzosa, ben 2,5 miliardi di euro dei pensionati, senza alcuna forma di indennizzo o ristoro».
«Il provvedimento di Fratelli d’Italia infatti – spiega la Ruggiero – contempla la riduzione forzosa delle quote di partecipazione in Banca d’Italia, di 9 Enti previdenziali, 7 Fondi pensione e 23 Fondazioni per una somma complessiva di 2,5 miliardi di euro. Inoltre, la proposta manca delle disposizioni normative che vadano a delineare i nuovi assetti e i nuovi confini nella Governance. È indubbio che l’attuale assetto proprietario e della governance di Banca d’Italia sia un’anomalia nel contesto europeo delle banche centrali, ma resto fermamente convinta che non possa essere messa in atto a discapito di Enti e casse previdenziali, e che obblighi i contribuenti a sborsare somme ingenti per gli indennizzi che ne conseguirebbero a tutti i partecipanti al capitale della Banca d’Italia. Questi infatti hanno acquisito a loro spese le quote al valore nominale rivalutato».
«La proposta della Meloni è mera propaganda elettorale e conferma il disinteresse nei confronti dei pensionati, già acclarato dal suo voto favorevole alla Riforma Fornero. La mia proposta di legge invece non prevede maggiori oneri a carico dello Stato. In qualità di rappresentanti delle istituzioni siamo chiamati a tutelare e difendere i risparmi dei cittadini» conclude la deputata.