Ripresi ieri pomeriggio i lavori del Consiglio comunale, dopo il rinvio di
due punti all’ordine del giorno previsti nella seduta del 4 dicembre scorso.
In aula giungono finalmente il dibattito
sulle modifiche allo statuto
dell’Azienda Servizi Vari S.p.A. e l’esame
e l’approvazione degli schemi di bilancio annuale di previsione per l’esercizio
finanziario 2013, della relazione previsionale e programmatica 2013/2015 e del
bilancio pluriennale 2013/2015.
Si parte con la discussione relativa
all’ASV, la municipalizzata del Comune, con l’assessore Domenico Incantalupo che spiega come sia necessaria una modifica
statutaria per ottemperare al dispositivo di legge che impone oggi un consiglio
d’amministrazione formato da un Amministratore unico (nonché Presidente) e da
due consiglieri, che nient’altro che sono due funzionari del comune stesso,
così da provvedere anche ad un taglio da un punto di vista degli stipendi. Una
composizione, dunque, differente rispetto a quella del passato, che prevedeva
un Presidente e due consiglieri esterni.
Dall’opposizione arrivano richieste per
capire se questo provvedimento abbia una natura politica o semplicemente
normativa e tecnica. «Oltre a recepire il
dettato normativo, qual è la scelta politica dell’amministrazione?» chiede Christian Farella (Gruppo Misto).
Francesco Toscano (UDC),
invece, approfittando del tema ASV, ricorda la necessità di soffermarsi di più
sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti nonché sulla raccolta
differenziata, «che deve raggiungere
percentuali più alte per rendere Bitonto più virtuosa».
Se per Paolo Intini «il
provvedimento è prettamente giuridico e non ha nulla di politico perché tiene
conto dell’adeguamento all’ultima norma», di parere contrario è Francesco Paolo Ricci (PD), secondo cui«è anche di natura politica perché
l’amministrazione poteva dare peculiarità al provvedimento dando l’idea di
speditezza dell’azione dell’azienda e di contenimento dei costi. Ben venga
quindi la nomina di un amministratore unico».
Il consigliere piddino torna poi sulla
nomina del collegio dei revisori dei conti, avvenuta attraverso un bando
pubblico, «che va ritirato, perché in
netta contrapposizione con la norma vigente oggi», e chiede anche la
presenza in aula dei tre revisori, replicando così in maniera piuttosto stizzita
al presidente del consiglio comunale Vito
Palmieri, il quale invitava l’intera assise a ringraziare i componenti del
collegio dei revisori dei conti per il lavoro svolto, seppur provenienti da
molto lontano. Ne nasce un furente e poco ortodosso scambio di accuse tra lo
stesso Ricci ed il presidente del collegio, Mario Paradisi, intervenuto poi durante
la discussione del bilancio per replicare agli attacchi dell’esponente
democratico.
Questi, ancora, poi si sofferma sul
cosiddetto “bidellaggio” all’interno delle scuole. «Sarebbe interessare verificare se ci sono le condizioni di assumere
del personale disoccupato attraverso l’ASV da poter poi impiegare nelle ore di
scuola serali, sportive ed extracurriculari», propone.
«Ci sono tre cariche, due elette dal Consiglio comunale ed una esterna, che
sarà l’Amministratore delegato. Se la carica del Presidente corrisponde a
quella dell’amministratore delegato, a cosa serve tutto questo? – si domanda il capogruppo di Forza Italia, Domenico Damascelli, che poi rincara la dose – Avrei gradito da subito la scelta di un maggior taglio. È abominevole
leggere sui social network dichiarazioni (in riferimento ad un post su
Facebook del sindaco Michele Abbaticchio, ndr) di chi dice di aver eliminato questo Cda quando in realtà viene
modificato il tutto attraverso la legge n.95 del 6 luglio 2012 e convertita con
la legge del 7 agosto 2012. Arriviamo con un anno di ritardo dopo aver pagato
per un altro anno».
A fugare ogni dubbio ci pensa Giovanni Ciccarone (Progetto Comune), che sottolinea come «stiamo di fronte ad una delibera tecnica e
non politica. Il provvedimento ha una scelta intrinseca verso l’amministratore
unico e ci permette di nominare così il Consiglio di Amministrazione».
Si passa così alla votazione. Il
provvedimento di modifica statutaria passa con 16 voti a favore (maggioranza
più Intini, Damascelli e Rossiello) e 5 astenuti (Ricci, Natilla, De Palma,
Toscano e Farella).
A seguire, parte la discussione sul
bilancio di previsione 2013.