«Lillino è il nostro candidato sindaco, eletto in modo corretto e legittimo. Io sono qui per fugare ogni dubbio e sostenere senza indugio Sannicandro».
Marco Lacarra, segretario regionale del Partito Democratico, non lascia spazio ad interpretazioni e si schiera con la coalizione di centrosinistra.
La sua frase sibillina ha aperto ieri l’incontro “Il ruolo dei sindaci per la sicurezza urbana”, tenutosi al Sancti Nicolai Convivium.
Ospite speciale della serata, moderata dal direttore del “da BITONTO” Mario Sicolo, era Lorenzo Guerini, deputato PD, componente della Commissione per la Sicurezza.
«Fare il sindaco significa guardare la città con occhi diversi, significa essere destinatario delle radici e del futuro di una comunità» ha dichiarato l’onorevole.
Primo cittadino di Lodi dal 2005 al 2012, Guerini conosce bene gli oneri e gli onori che spettano al sindaco di una città che “è un insieme di persone, di realtà sociali, culturali, sportive da coinvolgere in una comunità”.
«Fare il sindaco significa valorizzare questa comunità, unirla». Unire, appunto, non dividere, «cosa a cui la politica deve riabituarsi, perché i problemi si risolvono più facilmente se affrontati insieme».
E la prossima amministrazione bitontina dovrà sicuramente affrontare il problema sicurezza, «un tema che attraversa le nostre comunità e su cui si fanno, si vincono e si perdono le campagne elettorali» come spiegato dal deputato. «Non può essere un argomento di un solo schieramento politico, ma è un problema da guardare in faccia e affrontare, senza strumentalizzazioni».
«Al di là delle attività del parlamento, che sono importanti, non bisogna sottovalutare il senso di insicurezza percepito da una comunità» ha continuato Guerini. Le cause possono essere la crisi economica, ma anche il terrorismo internazionale, per cui il sindaco ha poca voce in capitolo.
Ma cosa può fare allora il primo cittadino?
«Sono contro i sindaci sceriffo e contro coloro che dicono che fanno tutto loro – ha precisato subito l’onorevole -. L’ordine pubblico è di competenza di altri organismi del Paese, a cui il sindaco deve affidarsi. Può però contrastare l’illegalità, educare e promuovere la legalità, chiedere l’intervento degli organi preposti e costruire alleanze. L’insicurezza non si combatte con le ordinanze, ma con la collaborazione».
Tanto poi può essere fatto dalla cittadinanza che deve rafforzare il suo dovere civico, operazione possibile solo se «la città viene fatta vivere, se si migliora la qualità degli spazi urbani, con l’illuminazione in tutta la città e con centri di aggregazione funzionanti e qualificati. Bisogna investire nel territorio, farlo lavorare e funzionare meglio, per farlo percepire come luogo sicuro».
Importante è poi l’integrazione degli stranieri, «per renderli non ospiti ma cittadini».
«So che la coalizione a sostegno di Sannicandro è corposa e raccoglie tante anime del centrosinistra, ma governare sarà semplice se ci sarà intesa, confronto e se i programmi saranno chiari e condivisi – ha consigliato Guerini -. I processi di trasformismo fanno male alla politica. Il partito non è uno spazio politico da occupare ma ha regole intelligibili, riconosciute e riconoscibili anche da chi è fuori. Non si può entrare ed uscire a proprio piacimento».
«Auguro a te, Lillino, di fare il sindaco, sperimentando quanto sia bello ma anche i limiti di questo compito – ha concluso poi l’onorevole -. A te, al PD e a tutta la coalizione vanno i miei auguri. Auguro a questa città di essere orgogliosa di ciò che è e ambiziosa per i progetti a venire. E sono sicuro che lo farà con maggior impegno se Sannicandro sarà sindaco di Bitonto».
Commosso il candidato sindaco ha ringraziato i relatori e l’onorevole Gero Grassi, ospite silenzioso, perché la loro presenza «fa chiarezza, mi rafforza e rafforza la coalizione e il nostro progetto».
«Abbiamo avuto il coraggio di affrontare le primarie, coraggio che va attribuito soprattutto al giovane segretario del Partito Democratico, Biagio Vaccaro. Si è giocata la partita della democrazia e i cittadini hanno deciso che fossi io, ultimo arrivato, a vincerla» ha spiegato Sannicandro.
«Attualmente a Palazzo Gentile c’è un solo uomo al comando. Io non ero in maggioranza, ma credevo fosse la persona giusta. Ora ho il coraggio di dire “ho sbagliato”».
«Il nostro impegno prioritario sarà essere trasparenti negli atti e nelle nomine. Dire sempre la verità ai cittadini su ciò che si può e non si può fare, spiegandone le ragioni. Il nostro programma è work in progress. Si darà a tutti la possibilità di discuterne, si tornerà nelle sedi dei partiti per valorizzare il ruolo dei candidati consiglieri eletti e non eletti. Siamo pronti ad uno sforzo di umiltà e ad ascoltare».
Tra i principali punti programmatici della coalizione di centrosinistra c’è restituire l’attenzione a tutta la città «e non solo ad un pezzettino utile ai turisti. Nel 2017 è inaccettabile che alcune zone non abbiano fogna, acquedotto e illuminazione».
«Ci impegniamo inoltre a includere le fasce disagiate e a tutelare le piccole e medie imprese, l’artigianato e l’agricoltura».
«Qui c’è la vera coalizione di centrosinistra con valori e progetti».