«”Cantieri dal basso” non è una lista elettorale ma un progetto
politico». Spiega così Luca Scaraggi la nuova realtà che sta vedendo
coinvolto il nostro sindaco Michele Abbaticchio come esponente di altri 10 Comuni, per un totale di 17 movimenti civici in vista delle
imminenti elezioni per il consiglio metropolitano (per i dettagli http://www.dabitonto.com/politica/r/nasce-la-rete-delle-liste-civiche-pugliesi-e-nuovo-incarico-per-abbaticchio-che-la-rappresentera/4164.htm).
Ieri sera, a Largo Teatro, in
un pubblico comizio coordinato dal prof. Francesco
Brandi, il “progetto politico” si è presentato
alla città con tutte le liste civiche a sostegno di Abbaticchio, alla presenza di molti amministratori dei diversi paesi che ne
faranno parte (Acquaviva, Cassano Murge, Casamassima, Monopoli, Modugno, Corato, Turi).
«Abbiamo intrapreso un percorso condiviso – ha commentato Vito Palmieri -: le liste civiche sono nate dopo un sistema di collasso dell’intero
Paese, dopo tangentopoli. Ancora oggi la politica non riesce a stare assieme ed
è impresa ardua tenere insieme tante liste civiche a favore di una democrazia
integrata a servizio della città».
«La scelta dei consiglieri colleghi dei comuni limitrofi – sottolinea Francesco Cuoccio – che hanno individuato nel nostro sindaco è
motivo di grande orgoglio: accollarsi gli oneri di questa nuova infrastruttura
metropolitana sarà una grande responsabilità per il sindaco. La nostra volontà
è maggiore attenzione alla formazione e all’istruzione cercando di gestire al
meglio le criticità di questi settori».
Ma il vero endorsement arriva da Renato Bucci,
coordinatore del progetto e già sindaco della città di Corato.
«”Cantieri dal basso” è talmente forte, sentito, da
costituire un movente importante: il timore che
la metropolitana diventi un buco nero che risucchia l’energia dei territori. L’iniziativa non nasce dalla paura –
spiega Bucci -: nasce perché
simultaneamente tante realtà civiche hanno avuto l’esigenza di uscire
dell’isolamento territoriale».
«Voi a Bitonto avete dato in prestito il vostro sindaco,
non è una cosa che va banalizzata – incalza l’ex amministratore coratino -: non si gioca la carriera di Michele, ma si è
coagulato un risultato, una visibilità che andava oltre il suo territorio. Al
vostro sindaco sarebbe bastato ricercare qualche voto qui e lì tra amici
consiglieri, conoscenze, per garantirsi il suo “posto al sole”: noi abbiamo seguito un percorso diverso, costruendo
non una rete dei voti ma quella dei movimenti, perché la prima morirà
all’indomani del voto. Non una somma algebrica ma una rete di persone con un’anima
collettiva».
«Il nostro progetto sarà valorizzare l’articolo 59 per
dare autonomia alle aree omogenee vere fatte di auto determinazione e
pertinenza dei servizi – conclude Bucci -. Ci
sarà attenzione particolare per i fondi, i finanziamenti pubblici, l’edilizia
delle strutture scolastiche, cercheremo di mettere a disposizione le risorse
umane esistenti per gli uffici che languono sempre di dotazione organiche».
«Sono esattamente 2 anni e 8 mesi che non parlavo in
pubblico di politica – apre il primo cittadino -. Questa
città metropolitana non interessa alla gente perché è un ente che, allo stesso
modo della Provincia, non è stato sentito».
«Abbiamo rischiato cantieri morti su via Palo – accusa Abbaticchio – ritardi nella sistemazione dell’edilizia
scolastica, nella formazione e ricollocazione professionale, incuria per l’illuminazione
pubblica sulle strade provinciali. Quando
è nata la città Metropolitana non ho pensato alla poltrona ma ad un’opportunità per i
nostri territori per ottenere quelle cose che ci mancano, per poter dare delle
risposte alla gente».
«Siamo noi quelli vicini alla gente: consiglieri e
sindaci delle città. A chi mi chiede “Chi te l’ha fatto fare”, rispondo che se
questo servirà per riprenderci il rapporto che gestisce risorse umane laddove
non ci sono e ad avere migliori risultati a nei nostri territori, questo ce l’ha
fatto fare lasciando fuori il timore del Baricentrismo».
E aggiunge rassicurando la città: «Se entrerò nel consiglio metropolitano, sarà
grazie al fatto di essere sindaco, grazie quindi a chi mi ha votato 2 anni e 8
mesi fa. È chiaro che se ci saranno deleghe operative come sindaco accetterò
solo quelle che mi concederanno di restare a vostra disposizione».
A proposito di deleghe, chiarisce ai nostri taccuini: «Decideremo
con il tavolo della coalizione, come da documento sottoscritto e pubblicato in
campagna elettorale quali e a chi eventualmente lasciare le mie deleghe
assessorili».