Non è Natale senza luci sfavillanti, pacchetti colorati, alberi maestosi e presepi caratteristici, ma soprattutto non è Natale senza le nostre tradizioni locali, i cori natalizi che ridondano nei vicoli della città, le funzioni religiose e i cibi tipici da consumare insieme a tutta la famiglia.
A riscoprire le antiche tradizioni e rivalutare il nostro straordinario patrimonio culturale, sono stati i bambini della scuola dell’infanzia in via Togliatti, Domenico Urbano e Piazza Rodari, i cinquenni e le classi quinte della scuola primaria dell’I.C. “Modugno-Rutigliano-Rogadeo”, in occasione della manifestazione natalizia “U Natèule, le nostre tradizioni popolari”, che si è tenuta venerdì mattina presso l’auditorium della Rutigliano.
Ha dato inizio allo spettacolo natalizio, riscaldando l’atmosfera, il gruppo folkloristico “Re Pambanelle”, l’associazione bitontina simbolo del patrimonio musicale, storico e culturale della città, seguita dal primo canto l’“Avvenuta Profezia”, che racconta lo straordinario incontro tra musica liturgica settecentesca e la cultura pastorale.
I piccoli fanciulli con il berretto rosso hanno deliziato i presenti non solo con i canti tipici, ma anche con allegre e incantevoli poesie e racconti sulle tradizioni, i riti e gli aneddoti tipici del periodo natalizio, come “U Natèule” del dott. Michele Muschitiello, autore di poesie e commedie in vernacolo bitontino, risvegliando nei presenti piacevoli ricordi e gradevoli sensazioni.
«Un particolare ringraziamento va a tutte le insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria che hanno collaborato per la buona riuscita di questa rappresentazione, al sostegno dei genitori e a tutti i bambini che con il loro impegno e fantasia hanno reso questa mattinata magica», ha affermato il Dirigente Scolastico, prof.ssa Angela Pastoressa.
A conclusione dell’esibizione, tutti i bambini hanno intonato, con battiti di mani, l’ultima melodia “Canto finale”, accompagnati dalla caratteristica danza del gruppo “Re Pambanelle”.