L’iniziativa, promossa dal Centro Ricerche di Storia e Arte e dalla Fondazione Depalo-Ungaro del Museo Archeologico, d’intesa con gli assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Bitonto, tende a ricordare Francesco Speranza nel trentennale della sua morte, un ricordare che è ancora un raccontare e un raccontarsi.
Raccontare le memorie di luoghi del proprio paese, raccontare la sua dimensione dialettale, che si fa evocazione suggestiva di suoni e parole, di luci e colori: purezza e levità espressiva, fascino atmosferico giammai pittoresco, aura pura carica di poesia, nei paesaggi e nei ritratti sempre liricamente intesi, anche quando vogliono esprimere un rapporto diretto con il reale.
Raccontarsi le emozioni perdute, il senso di religiosità smarrita, gli incantesimi dell’anima, la dimensione di un tempo senza tempo, la concisione di una temporalità che non fugge.
E richiamarsi a quel senso di ineffabile racconto, a quel calmo andamento narrativo al confine tra la favola e la scoperta di certa metafisica minore, a penetrare il sentimento lirico che anima le sue figure eteree e i suoi paesaggi dorati di luce meridiana, dominati da cieli azzurrissimi e puri.
Tutto un mondo pregno di memorie poetiche, di cui Speranza ha conosciuto ogni pietra, ogni luce, ogni sospiro e ne fa un limpido crepuscolare racconto.
Ecco allora il bisogno di un raccontare e raccontarsi attraverso il ricordo della pittura semplice e sensibile di questo Maestro del Novecento, che, nel suo profondo legame con la propria terra, ha saputo esprimere un forte calore umano.
Nelle sale del Museo Archeologico, per l’occasione sarà allestita una mostra sul tema: “Pittori e paesaggi di Puglia”.
La mostra contiene più di una trentina di quadri che provengono dalla collezione Cuonzo-Sivilli, dal fondo della Fondazione Depalo-Ungaro, da collezioni private.
Dagli oli di Speranza, Cives, Ficarra, Laonigro, Marzano, Mileto, Vacca, Picinni, Sforza, a un pastello di F. Spizzico, alle acqueforti di Speranza, De Robertis, Chieppa, Grassi, Prayer, alle vedute paesaggistiche dei pittori bitontini Barone, Gentile, Lavacca, Catucci, Masiello, Tullo, Nacci, Moretti, Minardi, Parisi, Rucci, Morelli, Sannicandro, sino ad alcune opere di pittori lombardi (Volpi, Tonelli, Trapasso, Venditti) che hanno così inteso rendere omaggio all’arte di Speranza dagli stessi conosciuto a Milano. La mostra resterà aperta sino al trenta settembre.
La sera della inaugurazione, 8 settembre alle ore 19.00, è previsto un concerto del Trio Giuliani.