Rievocare un certo periodo della storia è sempre compito arduo che presuppone buona contezza di cultura, costumi, arte, storiografia del tempo. Si pensi ad esempio agli abiti e alla conoscenza storica di tessuti, tinture, decorazioni, taglio e tecniche di lavorazione che essi richiedono. Quando poi il periodo in questione è quello altomedievale, proverbialmente oscuro nella vulgata contemporanea, il rischio sempre incombente è che una scenografia ad effetto faccia aggio sulle scelte del rievocatore, molto più dell’apparente semplicità, propria dei costumi di quel periodo. La rievocazione storica, e medievale in particolare, non è una festa in costume, ma dovrebbe riportare fedelmente la tradizione del periodo ricostruito: e per far questo non si può, né si deve, improvvisare: occorre studio, dedizione, sensibilità; e si devono superare non facili ostacoli economici.
Con questo spirito di missionari e filologi, gli organizzatori del “Presepe Vivente all’epoca di San Francesco”, II edizione a Mariotto, hanno intrapreso il cammino realizzativo dell’iniziativa, consapevoli delle difficoltà da superare.
Il progetto, realizzato grazie alla pervicacia della locale associazione “Mariotto Libera”, ha ottenuto il patrocinio degli assessorati al Marketing territoriale e al Welfare del Comune di Bitonto, e dal Gal “Nuovo Fior d’Olivi”.
L’idea di un presepe “altro” nutrita dalla suggestione di una nuova fraternitas francescana, di carità e povertà, prende corpo al vespro, nel vecchio giardino della chiesa di Maria SS. Addolorata. Ed è proprio al tramonto di un giorno d’ottobre che Francesco, nudo sulla nuda terra, chiude gli occhi a questa vita: piccolo e smagrito, evoca l’immagine del Cristo deposto dalla croce. Un’immagine, questa, antitetica a quella della Natività, la prima nella storia, immaginata proprio da Francesco nell’anno 1223, nella semplicità di Greccio.
Pochi passi nel giardino, e ci si lascia ammantare da quest’aura di conformità francescana al Cristo, dal rigore della predicazione e dell’insegnamento di Francesco: l’amore per i poveri e la compassione per gli animali come forza del messaggio, ben lungi dall’immagine addolcita che spesso si dà del Poverello di Assisi.
Gesti simbolici si reiterano: preghiera, povertà, astinenza, il cordone stringe in tre nodi il saio color terra; il Cantico delle Creature declamato in umbro-volgare dell’epoca; l’Avemmaria in latino, e poi in greco. Le mani del predicatore, seraficamente incrociate al petto paiono l’immagine estatica del noto dipinto madrileno di El Greco.
Parte, intanto, un dialogo serrato tra Pietro Bernardone e suo figlio Francesco, inutilmente spronato dal padre-mercante a tornare sui suoi passi.
I tanti Francesco sono, in fondo, raffigurazioni viventi del celebre ciclo pittorico delle Storie francescane che riveste la Basilica assisiate, opere in movimento in un giardino che si fa scuola e bottega, ed è Giotto e Benozzo Gozzoli, iconografia ed espressione di fede.
Si aprono al visitatore le porte di un convento, la quiete claustrale, il copista compìto, la serena solitudine delle suore benedettine, quasi a voler ribadir chiara, in tanta giottesca tenuità della scena, la sempre vivida luce della vocazione chiericale e regolare della Chiesa.
Si stagliano nella scurità vespertina i fievoli fuocherelli delle scolte negli accampamenti, a presidio del santuario. L’incedere serpeggiante lungo lo stretto viale consentito dal giardino conduce agli attrezzi del cerusico, alle frecce dello scafato arciere, al destro falconiere, e alle poco discoste lavandaie, un attimo prima che la sequela trovi il suo evangelico Leitmotiv in una frusta capanna di pali, teli e paglia, che si vuole stridente col pomposo vestimento della Vergine Maria, filologicamente impeccabile, metafora di un’estrema luce, l’ultima medievale tenerezza della sacralità cristiana.
Rullo di tamburi nell’aria, suono di cornamuse, note di ghironde: ecco il presepe francescano a Mariotto, fonte letteraria e iconografia francescana, tra clericalismo e cultura laica, in un afflato di neo-medievalismo spinto ma senza pretese di restauro. Non è il presepe che si aggiunge ad altri presepi, così pochi, siffatti, se ne contano oggi in Italia. Presepe vivente, dunque, come occasione di preghiera che rivive, a Greccio come a Mariotto, nella sensibilità e nelle speranze del mondo d’oggi.
Felice de Sario
Gli organizzatori e i gruppi di rievocazione:
Mariotto Libera. Mariotto. Presidente Anna Ungaro. A.p.s. attiva dal 2013 nell’organizzazione di eventi socio-culturali; iniziative educative; convegnistica su attualità, servizi pubblici, salute, scuola, legalità; eventi ludico-sportivi; eventi stagionali:
Presepe Vivente all’epoca di San Francesco; Carnevale; Cineforum estivi.
Pagina Facebook: Mariotto Libera.
mariotto.libera@libero.it
Torre Normanna. Terlizzi. Presidente Michele Amendolagine. A.p.s. attiva a Terlizzi dal 2014 in eventi di ambientazione medievale, durante tutto l’anno:
Cammini alla scoperta di torri e casali
Rievocazione storica medievale a Santa Maria di Cesano (in Maggio)
La Notte delle Streghe e l’Inquisizione Medievale (fine Ottobre)
Presepe Vivente all’Epoca di San Francesco (Dicembre)
www.nottimedievali.it
nottimedievali@libero.it
Giullari di Spade. Pescara. Presidente Davis Rossi.
Gruppo attivo da circa 5 anni nelle rievocazioni medievali, esibizioni in musica dal vivo con cornamuse medievali, tamburi e strumenti a corde come bouzuoki, ghironde flauti, spettacoli con il fuoco, giocoleria, equilibrismo con spade e giochi di fuoco con bastoni e cerchi infuocati.
Pagina Facebook: Giullari di Spade
giullaridispade@gmail.com
Impuratus. Bitonto. Presidente Alessandro Sblano.
Gruppo storico attivo dal 2012 nelle rievocazioni storiche di alto profilo storiografico lungo un arco di copertura temporale di circa 300 anni. Vari i progetti tra i normanni dell’anno mille della prima discesa, normanno-svevi del 1200 e compagnie di ventura dei primi del trecento. Studio approfondito sui templari. Studio di tecniche di tiro con l’arco storico, di tiro con la balestra, di tiro con la frombola e le tecniche di scherma storica come da trattati del periodo medievale.
Collaborazione con UISP per progetti di tiro con l’arco storico e di scherma storica, e tecniche di tiro medievale; tecniche e trattati di scherma medievale, di fine 1200 e del 1400: Floss Duellatorum e il trattato I.33
Pagina Facebook: Impuratus
segretriaimpuratus@gmail.com