La Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna” e gli studenti del Liceo Scientifico e Artistico “Galileo Galilei” di Bitonto sono stati protagonisti della terza puntata di Officina Patrimonio, programma Rai che intende avvicinare i giovani all’immenso patrimonio culturale italiano.
La terza puntata, dedicata al tema dell’avventura, è andata in onda lunedì sera su Rai Storia e ha fatto tappa a Genova (musei nazionali di Palazzo Spinola), Spoleto (archivio di Stato e Palazzo Leti Sansi), Campobasso (Museo Sannitico) e Bitonto. I ragazzi coinvolti (classi III A e IV A del Liceo Artistico) hanno trasformato le scene di tre dei dipinti esposti nella Galleria Nazionale in quadri viventi.
Le riprese si tennero a maggio, ad opera della troupe Rai composta da Andrea Branchi (autore), Carlo de Domenico (videomaker) e Isotta Inzirillo (Rai Storia), e videro il coinvolgimento dei ragazzi dell’istituto scolastico cittadino, in uno dei luoghi più ricchi di arte e cultura della città di Bitonto.
Ad accompagnarli, nella loro avventura, Cecilia Minenna, una delle guide del luogo d’arte bitontino: «Per noi della Galleria Nazionale della Puglia, l’educazione al patrimonio prende spunto da una frase di Peppino Impastato: “Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. L’educazione alla bellezza promuove lo spirito critico e ci rende dei cittadini migliori».
Per riuscire nell’impresa di trasformare quelle opere in rappresentazioni viventi, i ragazzi hanno dovuto fare gioco di squadra e collaborare tra loro in un mix tra approfondimento e gioco, studiando a fondo i dipinti e il contesto raffigurato, in modo da empatizzare con i personaggi ritratti, catturarne gli stati d’animo e replicarli al meglio.
«Una sfida importante è quella di coinvolgere le giovani generazioni per attrarre la loro attenzione a aiutarli a partecipare alla vita culturale del paese – spiega, nell’introduzione al terzo appuntamento, Susanna Occorsio, della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali –. Nella società odierna, complessa e multidimensionale, per educare al patrimonio è necessario rendere i giovani protagonisti del loro percorso culturale, dare spazio all’espressività, all’interpretazione e al dialogo, favorire la costruzione della propria esperienza formativa, in contesti culturali disponibili a diverse soluzioni. Attivare laboratori e utilizzare diverse forme di mediazione aiuta a comprendere il significato e il valore che è dentro il patrimonio culturale, nei palazzi, nelle singole opere, nei reperti archeologici e nelle carte d’archivio. Mettendosi alla prova e unendo avventura e gioco, i ragazzi e le ragazze sperimentano competenze, abilità creative, organizzazione del sapere, aspetti della drammatizzazione, capacità organizzative e progettuali».
Si tratta di un’iniziativa promossa da Rai Cultura, in collaborazione con il ministero della Cultura. La puntata è visibile su RaiPlay al link: https://bitly.ws/WpyT.