Comincia un nuovo anno per il Network Internazionale Danza Puglia con un weekend imperdibile che si svolgerà il 18 e il 19 gennaio 2020. A coordinare la formazione degli allievi sarà Ezio Schiavulli e a impreziosire l’appuntamento un ospite straordinario: Diego Passoni che dialogherà a bordo balco col coreografo e con Gemma Di Tullio, la responsabile del settore Danza del Teatro Pubblico Pugliese durante il primo spettacolo de L’Arte dello Spettatore, che si svolgerà al Teatro Traetta di Bitonto. Alla classica pedagogia, infatti, si aggiungerà il secondo incontro del #NetworkCaffè: domenica 19 gennaio alle ore 10:00, a dialogare con i genitori, sarà il conduttore radiofonico di Radio Deejay, divenuto famoso per il programma Pinocchio condotto insieme a La Pina. Diego Passoni ha recentemente pubblicato il suo primo libro Ma è stupendo!, e durante il #NetworkCaffè racconterà alcuni episodi della sua vita legati al mondo della danza rivelati nel libro. La storia di Diego è una storia singolarissima di un uomo che cadendo e rialzandosi molte volte ha saputo scegliere chi essere, senza mai perdere il sorriso e le sue vicende personali sono uno sprone ai ragazzi e ai genitori spesso spaventati da un mondo affascinante ma altrettanto complesso.
Nella stessa giornata, Diego Passoni, sarà a fianco di Ezio Schiavulli e Gemma Di Tullio, per partecipare alla rassegna de L’Arte dello Spettatore, in programma al Teatro Traetta alle ore 19:00. Ad inaugurare le performance, che si svolgeranno da Gennaio a Giugno, sarà Silent Poets, l’ultima creazione della compagnia Ez3. Si tratta di un processo coreografico elaborato pensando alle patologie delle personalità borderline e ispirato ai poeti maledetti: Baudelaire, Verlaine, Janis Joplin, Jimmy Hendrix e Pier Paolo Pasolini. La costruzione coreografica nasce dall’archetipo del labirinto, concepito come uno spazio limitato, immaginario, astratto, un luogo di incontro, di visioni collettive e di bisogni individuali. “È un gioco iniquo, al quale partecipano personalità estreme che reagiscono in maniera reazionaria ad uno spazio definito, claustrofobico, geometrico, disfacendo la simmetria” ha affermato Ezio Schiavulli.