Da giovedì 5 novembre, negli spazi del Cineporto di Bari, parte la seconda edizione di Loop, il festival multimediale che connette il mondo della musica contemporanea con il meglio del filmmaking internazionale.
Un viaggio audiovisivo che esplora quattro esperienze sonore di fondamentale rilievo internazionale, quelle di Radiohead, Beck, White Stripes e LCD Soundsystem. Attorno ad esse Loop coordina un approfondimento dinamico sui registi, le tecniche e gli immaginari sviluppati nella loro videografia, affiancando nomi di straordinario interesse come Michel Gondry, Jonathan Glazer, Spike Jonze, David Ayer, Shynola, Mark Romanek, Sophie Muller, The Malloys e molti altri.
La serata inaugurale del 5 novembre sarà dunque focalizzata sui Radiohead, la band inglese capitanata da Thom York che ha letteralmente spezzato la netta demarcazione fra rock ed elettronica. Il Loop Festival proietterà i più significativi videoclip del gruppo per raccontare il passaggio dal pop-rock dei primi album alla svolta digitale di Kid A, mostrando capolavori dell’audiovisivo contemporaneo come Paranoid Android, Just, Knives Out e 2 + 2 = 5. A narrare l’evoluzione della band ci sarà Rossano Lo Mele, direttore dello storico magazine musicale Rumore e batterista della band Perturbazione.
Attraverso una selezione di videoclip, cortometraggi, opere animate, app innovative e tantissima musica, Loop vuole esplorare i meccanismi di interazione fra audio e immagine, per tracciare lo storytelling di queste collaborazioni e creare un confronto attivo fra esperienze multidisciplinari.
Musica e video non sono mai stati così uniti come negli ultimi vent’anni, intrecciati dalla necessità di una nuova forma iconica e dalle possibilità della circuitazione digitale. Il concetto di autorialità si è dunque diffuso anche nel campo dei videoclip, rendendo la musica una narrazione associata sempre più alle immagini e sedotta dalle molteplici sollecitazioni della cultura pop del nuovo millennio. Il festival Loop, realizzato dal magazine Pool e ad ingresso completamente gratuito, prova dunque a ribaltare il metodo di approccio alla materia audiovisiva, avvicinando gli spettatori a uno scambio diretto con esperti del settore, condividendo gli spazi della cultura per ritrovare una socialità che non passi solo dal word of mouth digitale.
Quattro serate per raccontare la storia di altrettante icone del pop, ripercorrendo la loro discografia attraverso la visione divideoclip, mediometraggi, opere animate e progetti multimediali. Un percorso fra musica indipendente e visual d’autore, ogni sera narrato da un diverso giornalista di settore che analizzerà i meccanismi di interazione fra audio e immagine per creare un confronto attivo fra esperienze multidisciplinari.
Il programma è su www.loopfestival.it