Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

domenica, 25 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » La Storia. Prima puntata/Il vescovo iconoclasta e la lastra postergale dell’ambone nella Cattedrale di Bitonto

La Storia. Prima puntata/Il vescovo iconoclasta e la lastra postergale dell’ambone nella Cattedrale di Bitonto

Nel 1721 Domenico Maria Cedronio fece rimontare il prezioso manufatto assemblandolo in maniera piuttosto “disinvolta” e riutilizzando materiali di fattura e provenienza diverse

Prof. Nicola Fiorino Tucci by Prof. Nicola Fiorino Tucci
29 Luglio 2023
in Cultura e Spettacolo
La Storia. Prima puntata/Il vescovo iconoclasta e la lastra postergale dell’ambone nella Cattedrale di Bitonto
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

Al vescovo Domenico Maria Cedronio bastarono solo i due anni in cui resse la diocesi di Bitonto (1720 – 22) per stravolgere la bellezza romanica della Cattedrale.

Infatti, i suoi furono interventi devastanti ed illogici quali la scelta di ricoprire le superfici interne con stucchi settecenteschi e di abbattere il vecchio coro in legno. Che egli si preoccupò perfino di immortalare in un’epigrafe autocelebrativa, ancor oggi leggibile, in cui disprezza la grandiosa bellezza del monumento romanico nel nome di una presuntuosa ‘docta ignorantia’. Il presule volle, fra l’altro, ricomporre l’ambone, il pergamo tipico delle chiese romaniche, che, negli anni Cinquanta del Seicento, era stato smantellato ed accantonato (forse nella cappella dello Spirito Santo, ridotta a deposito).

Il Cedronio lo fece risistemare sì ma a modo suo: assemblandolo in maniera molto discutibile con materiali di fattura e provenienza diverse e collocandolo nel sito dove adesso lo ammiriamo. Però, nell’ operazione di rimontaggio l’ambone perse la seconda scala di accesso, le sue originarie dimensioni furono ridotte, si sostituirono le colonne originali con altre più esili di fattura settecentesca e, per la decorazione, si riutilizzarono pezzi del vecchio ciborio (secolo XIII), anch’esso smantellato a suo tempo. In questa disinvolta operazione di “restauro”, riteniamo che, probabilmente, sia stato recuperato anche un bassorilievo in cui quattro figure umane si presentano in atteggiamento solenne e deferente e del quale non v’è traccia alcuna nelle testimonianze a noi pervenute, precedenti agli anni del vescovato di Cedronio (1720 – 22).

Infatti, nella visita di monsignor Stella, un’accurata ispezione della Cattedrale svoltasi nel 1620 e verbalizzata con precisione notarile, si descrive minuziosamente l’ambone, se ne ricordano le due scalette di accesso, la collocazione e l’iscrizione: “hoc opus fecit Nicolaus magister et sacerdos anno millesimo ducentesimo vicesimo nono” ma non si accenna al bassorilievo (confr. fig. 1). Di cui non parlano le ispezioni successive a cura di vescovi e tecnici né le relazioni dei lavori di restauro avviati nell’Ottocento.

Ancora nel 1843, il Dettaglio degli oggetti (bitontini) che credonsi di pregio per l’Antichità, conservato nell’Archivio Storico Comunale di Bitonto (sezione pre-unitaria, busta 304, categoria 9, classe 8, fascicolo 3, anno 1843; oggetto: Monumenti artistici – Conservazione – Inventario), elenca i seguenti materiali artistici perché siano salvaguardati: “1) la facciata gotica della Cattedrale e specialmente le porte; 2) il loggiato corrispondente alla Piazza sulle cappelle della stessa Cattedrale; 3) i capitelli delle colonne superiori ed inferiori; 4) il pulpito reticolato alla gotica; 5) il Rostro a rampone per l’Evangelio anche lavorato alla gotica, e specialmente la sottostante iscrizione del 1229 con caratteri di quel tempo, che assoda l’epoca incerta della Chiesa; 6) il loggiato per riparo alle scale del soccorpo; 7) diversi mausolei sepolcrali e specialmente etc”. Ma non cita il bassorilievo postergale. Che perfino una turista inglese, in visita a Bitonto nel 1885, ignora, pur ricordando “all’interno (della Cattedrale) due amboni di gran pregio, il più grande dei quali porta il nome dello scultore: Nicolaus etc.” (J. Ross, La Puglia nell’ Ottocento, 1980, p. 85).

Del resto, né Ettore Bernich, architetto incaricato di restaurare e riportare all’antico (romanico) splendore la Cattedrale, lo ricorda nel suo studio tecnico di fattibilità (1893) né Giuseppe Valente, in La Cattedrale di Bitonto del 1902, fa riferimento al bassorilievo. Solo Adolfo Avena, nella sua “Relazione dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti delle Provincie Meridionali” (vol. I., 1902), lo cita ma per disprezzarlo come “rozzo e privo di valore artistico”.

Pertanto, la prima menzione ufficiale della lastra postergale dell’ambone risale al 1860 ad opera di uno studioso tedesco, H. W. Schultz, che ne propone una fantasiosa interpretazione: la scena in essa contenuta riprodurrebbe l’Adorazione dei Magi. Purtroppo, lo Schultz non s’era accorto che in essa manca il bambin Gesù …

Inoltre, a nostro parere, alcune evidenze strutturali concorrono a confermare l’ipotesi che la lastra sia stata applicata all’ambone in epoca tarda: 1) il fregio orizzontale del parapetto, in cui è inserito il bassorilievo, mozza i piedi a due dei personaggi rappresentati e le zampe all’aquila in basso, a destra; 2) la bacchetta verticale, che lo delimita a destra, cozza contro il braccio della figura umana in alto ed il becco dell’ uccello, quasi a schiacciarli; 3) l’ultimo archetto superiore si innesta malamente sulla medesima bacchetta.

Ci sembrano, tutti quelli elencati, “aggiustamenti” piuttosto recenti per sistemare un manufatto antico in una struttura cui esso non appartiene.

Da quanto detto finora emergono, quindi, alcuni dati interessanti relativi all’ambone, che è opportuno focalizzare: 1) sino al 1620 nel colonnato di sinistra della navata centrale della cattedrale di Bitonto era collocato l’ambone di Nicolaus magister et sacerdos di cui, in documenti ufficiali, si ricordano le due scale di accesso, un’iscrizione commemorativa e le colonne di sostegno ma non il bassorilievo postergale; 2) nel decennio 1645/55 l’ambone viene smontato e ‘depositato’ in altro luogo ma, riteniamo, sempre in chiesa; 3) nel 1721 il vescovo di Bitonto, D. M. Cedronio, lo fa rimontare, assemblandolo in maniera piuttosto “disinvolta”, perché riutilizza materiali di fattura e provenienza diverse; 4) nessuna testimonianza o fonte in nostro possesso fa riferimento al bassorilievo postergale, ancor oggi presente sull’ ambone, fino al 1860 quando esso viene citato ma solo per avanzare una strampalata interpretazione e non per un suo presunto valore artistico.

Questi dati di fatto, sia pure non sempre concordanti, inducono a credere che la lastra scolpita (meglio definita, pluteo) non appartenga all’ambone originario di Nicolaus magister et sacerdos, datato alla seconda metà del XIII secolo (1229), e che sia stata aggiunta in epoca successiva.

 

Articolo Precedente

La Tari 2023? Da rettificare. Ci sarà, allora, un conguaglio da pagare entro gennaio 2024

Prossimo Articolo

Piazza Moro, scompare la targa che Gino Ancona appose all’albero donato alla città

Related Posts

gonfalone
Cultura e Spettacolo

Giornata del Gonfalone: il 27 maggio la premiazione dei “Bitontini dell’Anno”

24 Maggio 2025
Dopo “I venerdì letterari”, altri quattro appuntamenti per “Rinascita del territorio”
Comunicato Stampa

Dopo “I venerdì letterari”, altri quattro appuntamenti per “Rinascita del territorio”

24 Maggio 2025
La Legalità non ha Confini!
Cultura e Spettacolo

La Legalità non ha Confini!

24 Maggio 2025
Cortili Aperti
Comunicato Stampa

“Bitonto Cortili Aperti” XI edizione, sabato e domenica, un viaggio nella bellezza con tante novità

22 Maggio 2025
In arrivo l’undicesima edizione di “Bitonto Cortili Aperti” 2025, in programma sabato 24 e domenica 25 maggio
Cronaca

In arrivo l’undicesima edizione di “Bitonto Cortili Aperti” 2025, in programma sabato 24 e domenica 25 maggio

20 Maggio 2025
Ecco “Parva”, omaggio all’arte pittorica bitontina nella collezione del prof. Pinuccio Pasculli
Cultura e Spettacolo

Ecco “Parva”, omaggio all’arte pittorica bitontina nella collezione del prof. Pinuccio Pasculli

20 Maggio 2025
Prossimo Articolo
Piazza Moro, scompare la targa che Gino Ancona appose all’albero donato alla città

Piazza Moro, scompare la targa che Gino Ancona appose all'albero donato alla città

Notizie dall'Area Metropolitana

Dopo “I venerdì letterari”, altri quattro appuntamenti per “Rinascita del territorio”
Comunicato Stampa

Dopo “I venerdì letterari”, altri quattro appuntamenti per “Rinascita del territorio”

by La Redazione
24 Maggio 2025

Dopo il successo della quarta rassegna de “I venerdì letterari”, dedicata ai saggi e svoltasi tra gennaio e aprile, l’associazione...

Leggi l'articoloDetails
giovani ciclisti

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

7 Maggio 2025
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025

Rubriche

Intitolato a Pina Marrone l’auditorium del Benjamin Franklin Institute
Buone notizie

Intitolato a Pina Marrone l’auditorium del Benjamin Franklin Institute

by Antonella Mezzina
24 Maggio 2025

Che cos'è la bellezza se non un miscuglio perfetto di silenzio e grazia? Uno sguardo vibrante e allo stesso tempo...

Isidoro Falchi

Isidoro Falchi

23 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3