DI ANGELA ANIELLO Metti una pozzanghera e un bellissimo frammento di cielo. Cosa li legherà? L’illusione di essere la stessa cosa. Comincia proprio da questa convinzione la bellissima fiaba di Chiara Cannito nel suo albo illustrato, edito da Giazira scritture, “La pozzanghera illusa d’essere cielo”. Una scrittura lieve, poetica, che fa innamorare grandi e piccoli così come evocative e suggestive sono le illustrazioni di Elisa Cesari. Chiara ha diverse pubblicazioni in attivo e anche stavolta ci ha piacevolmente sorpreso. Può una comune pozzanghera divenire cielo? Tutto può accadere se una bimba vestita di rosa e d’argento la chiama cielo e, da allora, la sua vita si trasforma. Molti si fermano a contemplarla, a fotografarla, addirittura a dipingerla o a dedicarle versi. Che bellezza se anche gli altri ci fanno sentire belli! Ma… la domanda sorge spontanea… come trasformare questa bellezza? Come utilizzarla? Qui la fantasia può scatenarsi e Chiara apre il lettore a diverse chiavi interpretative, come scrive Gianna Lomangino nella sua prefazione. Allora i bimbi sguinzagliano i loro pensieri e gli adulti riflettono su concetti importanti. Anche alla presentazione del libro, che si è tenuta il 19 gennaio presso il Torrione, il pubblico era variegato ma soprattutto era animato da un folto gruppo di bimbi curiosi e dalla vivace intelligenza tanto da interloquire amabilmente con Cristiano Marti, editore, con la stessa autrice e con Gabriella Falcicchio, docente e saggista. Una splendida Mariantonia Capriglione della compagnia Fatti d’arte ha interpretato i vari personaggi leggendo passi della fiaba e captando l’attenzione di tutti. Dietro una scrittura apparentemente semplice si cerca sempre la sapiente tessitura delle fonti (il mito di Narciso, il concetto dello specchio e dell’alter-ego) e mirabile è il messaggio finale. “Penso che sei una benedizione, pozzanghera mia. Mi aiuti a guardarmi per quello che sono, vecchio e stanco, ma il tuo azzurro mi regala la serenità di vedere quello che sono stato e riflette il mio grazie alla Vita!” dice un giorno un vecchio col bastone alla pozzanghera… Ma se alla bellezza si accompagna la vanità fine a se stessa si finisce con l’essere sempre più soli. Consiglio vivamente la lettura di questa fiaba a tutte le età, perché tutti abbiamo bisogno di bellezza e di essere un frammento di cielo, una piuma d’azzurro ma è soprattutto il cuore che dobbiamo ingentilire e rendere grande come il dono immenso che abbiamo, la vita stessa. L’invito di Chiara a guardarci dentro, a vedere la nostra immagine nello specchio è ciò che facciamo spesso di rito, magari senza dargli un significato più profondo. E se siamo una benedizione anche per gli altri, allora la magia è perfetta, proprio come nelle fiabe.