L’associazione Scacciapensieri torna a calcare il palcoscenico dell’Auditorium De Gennaro della Fondazione dei SS. Medici con “U segreìte”, scritto da Franco Mundo e diretto dal regista e attore Alfonso Giammarelli.
Si è trattato di una frizzante replica della commedia andata in scena nello scorso aprile. Anche questa volta, ad entrambi gli spettacoli tenutisi sabato alle ore 20 e domenica alle 18.30, si è registrato il sold out.
Un nuovo successo per la giovane compagnia teatrale che è riuscita a dare, attraverso una più spontanea comicità e una maggiore sinergia di gruppo, espressione a una storia che ha del quotidiano ed è ambientata negli anni ‘50.
Franco Mundo ha voluto costruire la trama, incentrata sul vecchio avaro don Juan (Alfonso Giammarelli) che sposa la giovane Tettella (Angela Vitariello), in un crescendo non solo dal punto di vista comico, ma anche a livello formativo per i protagonisti. Lo si è evinto anche grazie agli intermezzi del narratore Giuseppe G. Mattia.
Il tesoro custodito dal protagonista all’interno di una cassaforte alla quale nessuno poteva avvicinarsi, da sua moglie al nipote nullafacente Paoluccio (Vincenzo Bellomo) alla cameriera Pasqua (Filomena Misciagna), ha creato una fitta trama di intrighi all’interno del suo palazzo.
Ognuno nel paese aveva una sua versione della storia, dalle commare e vicine di casa Annina (Giulia Vitariello) e Cecilia (Carmela Bonasia) al barbiere Tonino (Giuseppe Bonasia).
Grazie al mendicante Peppino (Nicolò Meola) la storia ha avuto un suo risvolto perché il vecchio avaro, messo in guardia dalle brame di denaro del nipote, moglie e cameriera, ha fatto ricorso ad un escamotage per sapere la verità: fingersi morto assumendo un medicinale somministratogli dal dott. Giacomino (Pasquale Giampalmo).
Questo momentanea, finta e comica morte (interpretata da Franco Alesio) è diventata metafora di un viaggio catartico che ha portato don Juan a cambiare totalmente la sua vita, grazie anche all’aiuto della sua coscienza (Vito Carnicelli): ha scoperto in realtà di essere amato, di avere un cuore ed un umile fratello, il mendicante, che da sempre ha custodito l’altra chiave che avrebbe dato accesso al famoso tesoro e di cui nessuno ha mai saputo della sua esistenza.
La morale della storia, interpretata sul palcoscenico da Valentina Maggio, è stata quella per cui il bene trionfa sempre sul male.
«Torneremo presto sul palcoscenico –ha annunciato il presidente di Scacciapensieri Vito Carnicelli, ringraziando scenografi, costumista, truccatrici e, soprattutto, l’associazione bitontina Anatroccolo– carichi di novità. Condividiamo la nostra mission da pochi giorni con la Fidas della sezione di Bitonto. Trasmettere messaggi e compiere gesti di beneficenza e solidarietà è importante. Una nuova commedia verrà portata in scena la prossima primavera, ma nel frattempo seguiteci».