Ha registrato il sold out, sabato e domenica presso l’auditorium De Gennaro, “I promessi sposi de Vetonde”, una rivisitazione in chiave comica del celebre romanzo di Alessandro Manzoni rielaborata dal professore Gaetano Coviello e diretta dalla regista Grazia Coviello. Risate e applausi a scena aperta per La Nuova Compagnia, presieduta dal professore e scrittore della commedia andata in scena, che ha permesso al pubblico di entrare in una storia fatta di tradizioni locali e di un’aspra denuncia dello stravolgimento dei valori della famiglia e della società per il ‘potere’ affidato ai soldi.
Non è ambientata in “quel ramo del lago di Como”, ma a Bitonto che è attraversata dalla lama Balice dove un tempo scorreva il torrente Tiflis. Il finale ha lasciato senza parole anche Alessandro Manzoni interpretato magistralmente da Augusto Garofalo, presentatore ufficiale della compagnia. I Promessi Sposi (Gino Rossiello e Teresa De Santis) non sono riusciti ad unirsi in matrimonio perché impedito da due bravi (Antonio Antonino e Antonio Pastoressa) su ordine di don Peppino (Antonio Ungaro).
È lui che al termine della storia riesce a conquistare Lorenzo, che lascia la sua Lucrezia, regalandogli un appartamento e tanto lusso. A quest’attimo inatteso si giunge dopo una serie di gag esilaranti dell’attore Nicolò Meola (nei panni del parroco don Abbondanza e poi avvocato di Lorenzo) ben spalleggiato da Maria Cazzolla (perpetua ficcanaso e sorella americana della mamma della sposa), Grazia Coviello (monaca impertinente e sorella americana della mamma della sposa), Anna Bonasia (mamma della sposa). Hanno mantenuto alta l’attenzione e la curiosità del pubblico, oltre che il taglio comico delle scene.