Una giornata dedicata al nostro stemma, al nostro gonfalone, nel nome della storia.
È con questo spirito che la scorsa settimana il dott. Muschitiello, cultore della storia locale, il prof. Giuseppe Paciullo, dirigente scolastico, il sindaco della città, Michele Abbaticchio, si sono riuniti dinanzi alla cittadinanza, nella sala degli specchi di Palazzo Gentile, per celebrare questa importante ricorrenza.
Infatti, la giornata dedicata al gonfalone cade proprio il 27 maggio: «Era il 1551 quando i nostri progenitori salvarono la città dal giogo feudale degli eredi del generale spagnolo Gonzalo Fernandez de Còrdoba. I bitontini pagarono una cifra molto elevata per l’epoca, pari a 66 mila ducati d’argento, per tornare ad essere città del Regio demanio, rendendosi libera», ha spiegato il dott. Muschitiello.
«Sul simbolo della città – aggiunge lo studioso – ci sono cinque uccelli rapaci che divorano il frutto della città, quindi rappresentano le cinque volte che Bitonto fu infeudata. Come si ricorda la Battaglia, segno di una città passiva, si dovrebbe ricordare anche questo evento segno di un riscatto di libertà».
Durante la mattinata è stata premiata anche la dottoressa Arcangela Iuso, ricercatrice bitontina alla “Technische Universitat Munchen&Helmholtz”, per i suoi meriti scientifici che onorano la città. La dottoressa effettua le sue ricerche su malattie genetiche neurologiche rare.
Si ringrazia il Cav. Uff. Andrea Cipriani responsabile GVPC Anps per la presenza e il mensile “da Bitonto” per la collaborazione.