Bitonto è una “Città che legge”. Infatti, tra oltre 500 comuni candidati all’Avviso Pubblico promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e dal Centro per il Libro e la Lettura, la nostra città è stata inserita dell’elenco ufficiale delle “città che leggono”. Ora le fortunate (tra cui compaiono anche le vicine Bisceglie, Bitritto, Bari, Barletta, Mola di Bari, Palo del Colle, Ruvo, Rutigliano e Trani) avranno la possibilità di partecipare ai bandi che il Centro per il libro lancerà a partire dal 2017 per premiarne i progetti più meritevoli in base a categorie da definire.
Il centro, assieme all’Anci, ha deciso di promuovere e valorizzare quelle Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.
L’intento è di riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
“Una Città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura”, si legge sul sito.
«Grazie a Gianna Lomangino per aver segnalato l’iniziativa – scrive su facebook Rino Mangini, assessore al Marketing – e alle librerie Hamelin, del Teatro e alla Cartolibreria Raffaello per la loro attività quotidiana di promozione alla lettura. Ringrazio i responsabili dei festival dedicati alla lettura: Gianluca Rossiello con il festival “Viaggi letterari nel borgo”, al festival “Il giardino dei Gelsi” di Lomangino, Elisabetta Tonon e Cooperativa ReArtù, il festival di poesia “Le corti dei miracoli” di Nicola Abbondanza. In ultimo, non per importanza, i centri di diffusione della cultura: la biblioteca comunale “E. Rogadeo”, l’archivio diocesano, diretto dal prof. Stefano Milillo, e l’archivio storico comunale, diretto dal prof. Nicola Pice, importanti presidi culturali di studio e lettura».