Si chiama “Tu non c’eri” il film breve scritto
da Erri De Luca, diretto da Cosimo Damiano Damato, curato nella
fotografia da Blasco Giurato e che ha per protagonisti Piero Pelù, Brenno Placido, con la partecipazione della nostra Bianca Guaccero.
Il medio
metraggio sarà presentato nell’ambito degli eventi collaterali della Festa del
Cinema di Roma, alla presenza del cast, oggi pomeriggio allo Spazio Roma Lazio
Film Commission, nell’Auditium “Arte” del Parco della Musica, e sarà introdotto
da Steve Della Casa.
Per l’occasione,
l’occasione Francesca Piggianelli, direttore
del “Premio
RomaVideoClip” annuncerà l’attribuzione del riconoscimento “ Il Cinema
incontra la musica” a Piero Pelù che oltre ad interpretare il ruolo di “Brado”
ha firmato la colonna sonora del corto
d’autore con Premiazione che avverrà il 13 dicembre alla CASA DEL CINEMA di
Roma.
Per “ Tu non c’eri” è prodotto da Fanfara Entertainment in collaborazione con Oh,Pen
Italia e Cornucuore produzionicon il sostegno di Apulia Film
Commission ed il supporto diCaneCane e Clandestino Produzioni.
Il film sarà disponibile in libreria a dicembre in un cofanetto per Compagnia Editoriale Aliberti.
La colonna sonora originale del
film è di Piero Pelù. “Tu non c’eri”
O.S.T è presente nella versione vinile
del disco dei Litfiba “ Eutòpia”
in uscita l’11 novembre.
Il soggetto.
Due uomini, due generazioni,
padre e figlio: si sono mancati. Il padre è stato a lungo in prigione per aver
fatto parte di una banda armata negli anni ’80, il figlio è cresciuto senza di
lui. Un giorno il figlio decide di salire a un rifugio di montagna. Vuole
raggiungere una cima che il padre frequentava, uscito di prigione. Sapeva
scalare, il figlio no, ma vuole lo stesso fare questa specie di
pellegrinaggio. Complice è la grande
concentrazione della scalata, il vuoto intorno, il vento, lo sbaraglio.
Rimprovera al padre l’assenza, la mancanza. Se lo immagina accanto. Si svolge
tra loro un dialogo fitto, intenso come riescono a esserlo quelli immaginati.
Sulla cima raggiunta insieme, si svolge un definitivo congedo e una consegna
Il commento di Piero Pelù.
“Un figlio e l’ombra di suo padre che si sono visti pochissimo e non si
sono mai conosciuti né parlati. L’assenza, la mancanza, Il vuoto, la vertigine,
la voglia di stare con i piedi e l’anima tra cielo e terra. Un incontro cercato
e inesorabile, un percorso aspro, verticale ed interiore che come Brado
affronto con voce immateriale ma densa di significati grazie a De Luca e
Damato. Un viaggio nella mente che come
Piero ho tradotto in una musica aerea ed estremamente psichedelica”.
Il commento del regista.
“C’è quella sorta di magia del Sud che grazie alla fisicità della
roccia dell’Alta Murgia Pugliese, fa incontrare un padre ed un figlio, in un
dialogo onirico, un dialogo spietato, un dialogo poetico, un dialogo civile che
fa riflettere su quanto sia importante la presenza di un padre ed il dolore che
ne provoca una assenza. Ma è soprattutto una storia di libertà e di chi la difende e combatte con purezza , un
film che dedico con commozione a Dario
Fo”.