Se è vero che «ogni creazione autentica e? un dono al futuro», come scriveva Albert Camus, allora si può dire che “How can I make you smile” è il regalo che il giovane autore Luca Calamita, fresco di diploma del Liceo Scientifico-Artistico “Galileo Galilei”, fa a tutti noi, affinché possiamo riflettere sui pericoli a cui la società va incontro se smarrisce il senso ultimo di ciò che progetta e produce (è possibile vedere il cortometraggio su Youtube, al seguente link: https://bit.ly/3WNGI2C).
L’opera, infatti, un cortometraggio in computer grafica che pochi giorni fa si è aggiudicata il terzo posto nel prestigioso concorso nazionale che la Biennale dei Licei Artistici ha dedicato proprio al futuro, tratta del rapporto tra essere umano e macchina e presagisce una realtà non certo desiderabile, eppure non così lontana da certe tendenze già in atto.
«L’idea per il corto è partita dal comparto estetico, ispirato principalmente ad Akira e Ghost in the Shell – spiega Calamita –, mentre per la storia ho pensato di raccontare i punti di vista dell’essere umano ormai dissociato dalla realtà e della macchina che cerca di comprendere i suoi creatori. Più che una storia di un singolo personaggio è una rappresentazione di un possibile futuro, una distopia che può essere evitata solo dalla presa di coscienza verso ciò che creiamo oggi».
“How can I make you smile” ha richiesto un lungo lavoro di modellazione e animazione in 3D, effettuato dallo studente durante lo scorso anno scolastico – l’ultimo del suo percorso di studi liceale –, seguito dalla docente di discipline audiovisive Sarah Vecchietti e dalla professoressa Emmanuella Ibba, che ha curato la partecipazione al concorso e accompagnato la delegazione alla cerimonia di premiazione, tenutasi nella sala “Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione e del Merito alla presenza del ministro Giuseppe Valditara.
Il concorso ha coinvolto 174 licei artistici italiani, di cui 141 selezionati e 139 partecipanti alla mostra. Le opere in esposizione sono 207, di cui 186 italiane e 21 estere, queste ultime provenienti da scuole d’arte europee ed internazionali. A conclusione della mostra partirà poi il progetto ViaggiArte, grazie al quale le opere premiate verranno ospitate in adeguate location in Italia e all’estero, dalla Pinacoteca Comunale di Comiso (RG) alla “Casa degli Italiani” di Barcellona, dove arriveranno con “La Nave della Biennale”. Il primo premio è stato assegnato al liceo artistico Domenico De Ruggieri di Massafra (Taranto) per l’opera Motus Animae; il secondo ex aequo al liceo Franco Russoli di Pisa per l’opera Phoenix, e al liceo artistico di Torino per l’opera Metamorfosi.
Grande la gioia per il Galilei, di cui è stata selezionata anche un’altra opera, una scultura intitolata “Jericho: come la rosa nel deserto”, della classe 2° LA dell’anno scolastico 2021/22, attuale terza, seguita dalla docente Michelina Consalvo.
«Sono particolarmente soddisfatta per questo risultato – è il commento della dirigente scolastica Angela Pastoressa –, non solo per il prestigio della manifestazione ma soprattutto per ciò che il premio può rappresentare per il suo giovane autore: un incentivo a continuare a raccontare il mondo e l’essere umano attraverso l’arte. L’auspicio è che queste opere siano luci di speranza per il futuro, un tema delicato e importantissimo che non a caso la Biennale ha messo al centro del concorso».