L’evento offre le sue argomentazioni sull’evoluzione dell’Arte sino ai nostri giorni incentrando il tutto sulle potenzialità che ogni Artista possiede o ha posseduto e sulle sue difficoltà di inserimento nel contesto storico, sociale e culturale nel quale ha vissuto e si è espresso. Mecenatismo, precursori e pionieri dell’Arte moderna, sono i temi trattati dagli ospiti illustri della serata Inaugurale.
Così si esprime la Dottoressa Rosanna Mele Storico dell’Arte e Critico Indipendente: “L’identità creativa e l’azione collettiva che prende vita in Ars Mea 2023 hai il merito di promuove una comprensione condivisa dell’arte e dei suoi protagonisti: guardando verso il futuro con occhi nuovi, liberi dalle speculazioni folli della fine degli anni ‘80 e ‘90 essa si pone come nuovo modo di intendere l’arte. È inedita forza propulsiva mossa dal desiderio di dar libero spazio all’intuizione creativa, ai suoi artefici ed anche ai semplici fruitori; proponendo una nuova e fresca condivisione tra autori ed addetti ai lavori si pone come punto di partenza per inedite progettualità. Ed ecco che attraverso gli innumerevoli “volti” dell’arte evocati da questa vetrina territoriale, si profila il lineamento della civiltà occidentale, si delinea lo spirito controverso del nostro tempo e si dà anche l’avvio ad un nuovo modo di supportare e promuovere il talento, proponendo non tanto certezze teoriche quanto stimoli e concretezze espositive che valorizzano in primis la qualità e solo successivamente la richiesta del mercato. Forse, segreto di Pulcinella, per una ripresa del moderno sistema dell’arte basterebbe partire, semplicemente, dalla ridefinizione del concetto di “onestà intellettuale” e “qualità artistica”. Di pensieri, di parole e fatti concreti! La presenza in collezione di una moltitudine di autori e dei loro lavori, il vario inventario degli stili e dei comportamenti estetici scandiscono l’efficacia dell’azione collettiva di questa Kermesse Creativa che mette insieme più linguaggi espressivi e comunicativi. Hanc animam suam, gli autori- fruitori nelle lucide e programmatiche intenzioni degli ideatori della kermesse, non contano meno delle loro opere in collezione; la vera arte vince sempre e crea legami perché nelle pieghe della sua progettualità ha potuto far esplodere la strabordante energia creativa e la visionaria determinazione di un’idea che diviene realtà progettuale. Ebbene noi di Ars Mea non crediamo a un sistema dell’arte ma all’arte che libera da ogni sistema; puntando su idee che sono frutto di ricerca, studio e sperimentazione che, mantenendo una tensione etica e una dignità intellettuale autentica, consenta di mantenere sempre integra la credibilità professionale, l’identità creativa e la coscienza storica del nostro tempo. La vera arte è sensibile traccia creativa del legame dell’uomo con il tempo e con i suoi simili“.
Espongono i fotografi: Brigante Imma, de Giosa Marco, De Gregorio Marisa, Fasano Raffaella, Guerrieri Emanuele, Laudisa Gino, Jade, Ugolini Lauretta, Pappadopoli Matteo, Petrelli Michele. I pittori: Agostinelli Michele, Albergo Nunzia, Alfeo Giovanna, Andresini Antonio Emanuel, Bove Alba Filomena, Bruno Tina, Balenzano Resy, Caldara Giada, Capriati Vittorio, D’Alessandro Mariella, D’Alessandro Titti, Daloiso Marianna, De Nicolò Fulvia, De Vita Cinzia, Dicillo Carlo, Foresta Regina, Genchi Giuseppe, Lamacchia Mary, Lattanzi Francesco Nicola, Lauta Letizia, Longo Ludovica, Monno Biagio, Montedoro Rosa, Morizio Raffaele, Nick Giu, Pasculli Carla, Prayer William, Ruocco Caterina, Schiraldi Fabiana, Skroban Halina, Sinni Marcello, Tundo Antonella, Vallone Rosanna. Ospiti della serata inaugurale: dott.sa Rosanna Mele (Storico dell’Arte e Critico Indipendente), dott. Giuseppe Dalfino (Dottore in Archeologia e Storia dell’Arte Medievale), dott. Marino Pagano (Presidente Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto), Professor Nicola Pice (Presidente della Fondazione De Palo-Ungaro del Museo Archeologico di Bitonto). Momento musicale: Cosmaola Antonella Nitti, violoncello – Francesco Pellegrini, chitarra. Momento poetico: Alba Filomena Bove, Crescenza Caradonna, Damiano Bove, Marino Pagano, Tina De Santis. Ospiti del finissage: Donato Tambone, Nuccia Boccuzzi e “La Compagnia del Mulino” di Ninni Matera, con Daniela Frisullo, Federico Caizzi, Monica Lagioia, Giovanni Dionisio, Paolo De Francesco, Nicola Dattomo, Anna Maria Petroni, Mara Tangorra.