Trecentodue mila euro per valorizzare i beni culturali e didattici attraverso momenti ricreativi che riportino i cittadini a riscoprire la città e le frazioni, e rivivere il centro storico quale contenitore culturale.
È la nuova idea del Comune, che ha detto sì alla misura 321 del Gal “Fior d’olivi”, in tema di “Servizi essenziali per l’economia e le popolazioni rurali”.
Da Palazzo Gentile, infatti, hanno predisposto il progetto “Vivibitonto”, l’iniziativa che si pone l’obiettivo di rafforzare i fattori di attrattività del territorio e di incrementare l’accessibilità ai servizi per aumentare la presenza nelle aree rurali.
“Vivibitonto” consta di due interventi tra loro complementari.
Il primo, che risponde ad attività didattiche, culturali e ricreative, conterrà l’ormai famoso e già annunciato “Parco delle arti”, l’attivazione del laboratorio “Percorsi d’arte”, con cui si intende restituire alla pubblica fruizione il patrimonio museale della città; il laboratorio “Educazione alimentare ed antichi mestieri della cultura olivicola bitontina”, una riscoperta a 360° del lavoro agricolo, delle sue produzioni, dei mestieri ormai quasi abbandonati. Più visite guidate, lezioni nelle scuole, organizzazione di eventi.
Il secondo intervento, invece, si pone come obiettivo quello di garantire la più ampia fruizione da parte dei cittadini dei servizi educativi e didattici messi a disposizione dal Comune, che ha pensato a due sottomisure connesse tra loro.
Il Cultural Bike, che consentirà di arrivare in bici alle strutture didattiche, e il Taxididattico, che garantirà il collegamento tra le frazioni ed il centro storico di Bitonto.
La prima sottomisura sarà rivolta prevalentemente ai bambini ed ai turisti che potranno spostarsi con ben 60 biciclette raccolte in precisi punti di smistamento. Il noleggio sarà gestito da una ditta esterna, e sarà garantito tutti i giorni negli orari di apertura degli uffici pubblici, e nelle sere di eventi o manifestazioni culturali.
“Vivibitonto”, che adesso sarà sottoposto all’attenzione del Gal, dovrebbe partire il prossimo mese di gennaio, e durerà tre anni. Il suo costo è di 302 mila euro, di cui 40.000 di fondi comunali, e di oltre cinquantamila regionali.