Contrastare la violenza sulle donne e offrire servizi e strumenti di sostegno e aiuto. Quattro Ospedali e diversi consultori familiari della ASL Bari, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, hanno aderito alla seconda edizione dell’(H)-Open Week di Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, che si terrà dal 21 al 26 novembre. L’obiettivo dell’iniziativa è di supportare coloro che sono vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il muro del silenzio.
Gli oltre 170 ospedali del network Bollini Rosa e centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, visite, colloqui, info point, e materiale informativo.
Questa iniziativa si inserisce all’interno della campagna di comunicazione e sensibilizzazione “La violenza ha molti volti: nessuna maschera per combatterla”, ideata da Fondazione Onda con Nicla Vassallo nel corso del 2021 al fine di incoraggiare una presa in carico concreta di questo dramma da parte di Istituzioni, donne, uomini, media e società civile.
Dal 21 al 25 novembre 2022 (ore 9-12), l’Ospedale San Paolo di Bari sarà impegnato in una attività di sensibilizzazione attraverso la distribuzione nelle sale d’attesa del presidio di materiale informativo contenente informazioni utili per la lotta alla violenza di genere e di questionari di autovalutazione sulla capacità di gestione della rabbia e su esperienze di violenza subita, agita o assistita. Nelle stesse giornate (ore 9-10, 2° piano Ala Est), la psicologa Carmen Zelano offrirà consulenze gratuite per tutte le donne vittime di violenza, fisica, psicologica, verbale, stalking e tratta (prenotazioni allo 080 5843551).
Il prossimo 22 novembre (ore 11-18) è in programma, presso il Presidio ospedaliero di Monopoli, l’inaugurazione dello Sportello “Ascolto Donna” con un info-point attivo nell’ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia. Lo Sportello nasce con l’obiettivo di creare uno spazio accogliente dedicato alle donne ricoverate e alle donne lavoratrici dello stesso ospedale che si trovano in una situazione di grave disagio, che sono vittime di violenza o vivono un momento di difficoltà temporaneo. Il punto di ascolto sarà gestito dall’assistente sociale Mariachiara Priolo, in collaborazione con l’équipe della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, e sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 14.00.
L’Ospedale Umberto I di Corato, per il 22 novembre (ore 9:30 – 13:30, nella hall del 1° Piano U.O.C. Ostetricia e Ginecologia), ha organizzato un incontro per illustrare il Percorso per le donne che subiscono violenza, dal titolo “Dal triage ospedaliero all’accompagnamento verso i servizi sul territorio”. In agenda diversi interventi: “Soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza-Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere” (dott.ssa Angela Tedeschi, assistente sociale); presentazione del Centro Antiviolenza (CAV) convenzionato con l’Ambito Territoriale di Corato (dott.ssa Antonia Filannino, assistente sociale Osservatorio “Giulia Rossella” Centro Antiviolenza); “La violenza di genere: conoscere per prevenire e sostenere le vittime” (dott.ssa Patrizia Lomuscio, psicologa criminologa, presidente Associazione “Riscoprirsi”); “Il percorso della rete antiviolenza locale a sostegno delle vittime” (dott.ssa Angelamaria D’Amato, responsabile Equipe Multidisciplinare Integrata Ambito Territoriale di Corato).
Sempre il 22 novembre (ore 10-14), ma nella hall d’ingresso dell’Ospedale della Murgia di Altamura, è prevista la proiezione di video e immagini riguardanti donne vittime di violenza, un modo per invitare alla riflessione su un tema così delicato degenti, visitatori e operatori sanitari.
Dal 21 al 25 novembre, infine, il personale psico-socio-sanitario dei Consultori familiari di Altamura, Gravina e Santeramo (Distretto Socio Sanitario 4) sarà disponibile dalle ore 8:30 alle 14 per consulenze e colloqui in presenza e a distanza, con l’obiettivo di incoraggiare e sostenere le donne vittime di violenza avvicinandole alla rete dei servizi della ASL Bari.
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