Via libera alla fondamentale variante per consentire non solo la realizzazione di un parco all’interno dell’area Lama Balice con tanto pure di pista ciclabile, ma soprattutto per poterlo appaltare entro il 31 dicembre.
Il Consiglio comunale di Bitonto ha dato il via libera, ieri mattina, al provvedimento portato in aula dall’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Santoruvo. Ma il disco verde ha portato con sé una (legittima) domanda: le piste ciclabili (più o meno brevi) che si realizzano a Bitonto e spesso staccate tra loro fanno veramente alla mobilità sostenibile? Il parco è l’ultimo dei tre lotti del finanziamento di 4milioni e mezzo di euro strappati dalla Regione sulla rigenerazione urbana qualche anno fa e che riguardano i lavori all’ex Tribunale (in corso di svolgimento), il vasto cantiere alla zona 167 (completato e rendicontabile) e quest’ultimo, dal valore di 720mila euro, che consentirà di potenziare i percorsi pedonali e implementare l’impianto vegetazionale fra il tessuto urbanizzato e l’area naturale del parco di Lama Balice in via Berlinguer. E per non perdere questo finanziamento, da Palazzo Gentile hanno avuto la “concessione” di poterlo “solo” appaltare entro fine anno, visto che in prima battuta andava completato per essere rendicontato. E che da corso Vittorio Emanuele sono convintissimi di rispettare. La dilatazione del cronoprogramma dei lavori sarebbe dipesa dalla complessità dell’iter tecnico-amministrativo in quanto, a causa del delicato contesto urbanistico-ambientale e paesaggistico del territorio comunale entro cui l’opera è calata, il progetto, approvato a marzo, è passato al vaglio anche dalla Soprintendenza, dall’Autorità di bacino e dall’ente parco Lama Balice. I pareri sono arrivati negli ultimi giorni e anche senza questi, dall’ufficio tecnico avevano persino provato a luglio scorso di attivare una procedura negoziata, andata deserta.
«La Regione – ha spiegato Santoruvo – ci ha concesso comunque di continuare l’iter in quanto ci sono tanti Comuni che non sono riusciti a completare tutti i progetti». L’opposizione non ha mancato di mostrare le perplessità, sia sulla effettiva necessità dell’intervento, sia soprattutto sulla utilità di costruire piste ciclabili a spezzoni, senza spesso un collegamento tra loro, difficili da usare dagli appassionati della bicicletta e, magari, senza avere in testa una minima idea di città e di mobilità sostenibile. Il dubbio è stato svelato, ma non fa sorridere per nulla: le piste ciclabili sono necessarie servono per ricevere più punti nello strappare i finanziamenti esterni.