Si è riunito il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Università dell’Anziano “Domenico Pastoressa” di Bitonto, che ha eletto all’unanimità le cariche sociali: presidente Valentino Losito, vicepresidente Francesco Ricci, che ha anche assunto la delega per i rapporti con la Regione Puglia, segretaria Angela Schiraldi, tesoriere Arcangelo Siragusa. Al consigliere Saverio Ancona è stata affidata la delega per l’organizzazione delle visite di istruzione, la consigliera Gianna Sammati si occuperà dei rapporti con il Comune di Bitonto e la stampa, il consigliere Salvatore Gentile curerà la gestione del sito web e promuoverà la registrazione e la custodia degli eventi dell’Università.
Il nuovo presidente dopo aver ringraziato per la fiducia accordatagli e ricordato la preziosa e feconda opera del presidente Marco Vacca, d’intesa con il Consiglio, ha ribadito che la Università dell’Anziano continuerà a svolgere la sua opera di polo culturale e ricreativo della popolazione anziana. Nello spirito della cittadinanza attiva contribuirà, con le altre realtà socio-culturali, alla crescita e allo sviluppo civile di Bitonto. Le attività dell’Università riprenderanno a settembre con un programma che sarà illustrato e condiviso nell’assemblea dei soci, in coincidenza con l’avvio della campagna di tesseramento.
“Mi è stato chiesto di presiedere l’Università dell’Anziano della mia città, Bitonto – ha scritto il giornalista bitontino sui social -. Ho accettato per gratitudine. Per i tanti doni ricevuti da quanti hanno contribuito alla mia formazione umana, sociale e culturale, ad iniziare dal “maestro” e fraterno amico Marco Vacca, che ha guidato questo ateneo della terza età per tanti anni. Ci ha lasciato una testimonianza/eredità di impegno, di generosità, di servizio, di gratuità, di amore per Bitonto. E il compianto preside Domenico Pastoressa, di cui l’Università porta il nome, che ne fu il fondatore con l’ausilio del preside Michele Giorgio.
Nel quarto tempo della vita ci viene chiesto di restituire i doni e continuare a seminare senza la certezza della “visibilità” del raccolto. Cercherò di farlo con tutti gli amici del Consiglio direttivo e i tanti soci, vecchie e nuovi. L’Università dell’anziano vuole continuare a svolgere la sua opera di polo culturale e ricreativo della popolazione anziana e nello spirito della cittadinanza attiva contribuire, con le altre realtà socio-culturali, alla crescita e allo sviluppo civile di Bitonto.”