I nostri capelli – gioie e dolori di molte –
hanno la grande fortuna di trasformarsi, tra le mani d’esperti, delle vere e
proprie opere d’arte.
Per questo è nato nel 2014 il contest United Pro Future, promosso da L’Oréal Professionnel, dedicato agli
hairstylist dai 18 ai 30 anni.
Ragazzi e ragazze innovativi, appassionati,
originali, desiderosi di far conoscere il loro talento e desiderosi di
riscrivere le regole dell’arte dello stile nell’acconciatura.
All’edizione 2016, svoltasi al Cosmoprof di
Bologna, ci sono stati ben 300 giovani partecipanti: tra i 25 migliori talenti c’è stato il bitontino Gaetano Cioce.
Il concittadino ha avuto la possibilità, a
partire da maggio scorso, di frequentare cinque appuntamenti full immersion nel
campus United Pro Future con i più importanti hairstylist italiani per imparare
le tecniche più segrete ed innovative.
Il giovane ventunenne Gaetano, dall’età di 14
anni ha lavorato in un salone maschile, mentre frequentava un’accademia
professionale. Durante il periodo della specialistica, ha affinato la sua
formazione in un salone per donna.
«Sono una
persona estrosa ma allo stesso tempo raffinata e caparbia – ci racconta – : amo il mondo della moda e aspiro ad un futuro ricco di successi. Sogno
di intraprendere una carriera nel campo della moda e diventare un hairstylist
per una grande azienda, continuando ad aggiornarmi per poter dare alle mie
clienti un sevizio sempre al top. Credo opportunità come queste fungano da
stimoli ed esperienze per la crescita professionale».
Cosa hai
provato quando ti hanno annunciato che eri tra i 25 vincitori?
«Non ci
speravo, perché pensavo che questo tipo di concorsi valorizzasse soprattutto le
acconciature più stravaganti».
La tua quale
particolarità aveva e perché ha stupito?
«La
raffinatezza e la naturalezza, perché ho portato sulla passerella un lavoro che
affrontiamo tutti i giorni con le clienti, ma anche un lavoro di segno opposto che
si vede nelle più grandi sfilate. Avevo dei dubbi su questa acconciatura,
temevo che proprio la naturalezza fosse un punto debole: ma non ho voluto
stravolgere il viso della modella e il mio stile per un concorso, ho pensato
“va bene proviamoci” ed è stata la scelta giusta».
Qual è il tuo
più grande sogno come acconciatore?
«Il mio più
grande sogno è quello di diventare un grande hairstylist per una grande
azienda, di seguire la fashion week e di creare un franchising tra Spa e saloni
di acconciatura che porti il mio nome. Dopo una brutta esperienza che ha segnato
la mia vita: è come se fossi rinato e devo “approfittare” per portar
a termine tutti i miei obiettivi senza sprecare un secondo».