Un’aggressione brutale. All’improvviso, un pugno in pieno viso, tanto forte da provocare la frattura del setto nasale e rendere necessaria l’applicazione di punti di sutura sul labbro.
Per un giovane bitontino, l’uscita del venerdì sera in centro si è trasformata in una terribile disavventura.
Il ragazzo stava bevendo una coca cola con gli amici quando sarebbe stato colpito in pieno volto.
Un episodio, che non sarebbe stato ancora denunciato alle forze dell’ordine, è stato raccontato sui social dal padre della vittima.
“E questa è la mia cara città – scrive il papà in un post su facebook -…un paese bellissimo, ricco di storia, di arte, di cultura….dove si può passeggiare per le via del centro storico, ammirando palazzi e chiese di notevole prestigio….oppure, come fanno ormai quasi tutti i ragazzi, soggiornare davanti ai pochi superstiti locali rimasti ancora aperti…si perché oramai si possono contare sulla punta delle dita, i posti della “movida” bitontina rimasti aperti…grazie a quattro mentecatti rozzi e cafoni, che con il loro fare da bulli e spacconi da quattro soldi, stanno mettendo in ginocchio la nostra bellissima città, aggredendo in modo insensato e sconsiderato chi, dopo una giornata di studi o di lavoro, si ferma appunto davanti ad un locale, a bere una coca….con l’unica colpa, forse, di aver appoggiato la lattina su di un tavolo vuoto….un pugno sferrato così …all’improvviso…senza una reale ragione…senza un battibecco…con una cattiveria e vigliaccheria indicibile…un pugno che ti fa stramazzare a terra e farti riportare frattura del setto nasale e tre punti al labbro. Ecco…questa è la mia cara città…dove grazie all’amministrazione comunale, al sindaco, alle forze dell’ordine, un ragazzo….un bravo ragazzo…un universitario, non ha il diritto di bere una coca cola con i suoi amici, perché un vigliacco cafone decerebrato, ha pensato bene di usarlo come sacco da box….meditate gente….meditate, perché oggi è successo a mio figlio (e gli è andata bene)….domani potrebbe succedere a uno dei vostri figli. Grazie Sig. Sindaco e all’amministrazione comunale tutta. Un padre molto arrabbiato”.
Rattristato il sindaco Francesco Paolo Ricci che ha affidato ai social il suo pensiero.
“Vorrei provare ad esprimere con parole giuste quello che provo in questo momento: un senso di enorme tristezza per la cattiveria dilagante ad ogni livello – le sue parole -. Mi hanno mandato poco fa un post Facebook di un cittadino, giustamente arrabbiato, perché pare che il figlio sia stato picchiato (in un non specificato luogo della nostra città) e abbia riportato dei traumi al volto.
Mi sono preoccupato di chiamare le nostre forze dell’ordine, ma non è stata fatta alcuna denuncia.
Risulta soltanto un intervento per un altro litigio tra minori, conosciuti tra loro, che si sono provocati alcuni graffi in viso, nell’indifferenza generale dei loro compagni.
Ora direte che la colpa è mia.
Che la colpa è delle nostre forze dell’ordine, che non fanno niente, stanno al caldo in auto o negli uffici.
Vero?
Io, invece, vorrei solo abbracciarvi tutti.
Perché non sappiamo più comportarci come esseri umani dotati di intelletto, cos’è la solidarietà, il rispetto per la VITA del prossimo.
Non si può solo reprimere un eventuale reato, militarizzare una città, se non c’è una buona dose di cultura del saper vivere civile.
Quell’essere cittadini onesti, che passa anche attraverso la collaborazione con le istituzioni.
Se volete insultarmi, dire che c’è poca sicurezza, fatelo pure: ma provate anche ad aiutarmi e ad aiutare i nostri ragazzi (a partire da loro) a guardare con più dolcezza l’altro. Chiunque esso sia.”