La Direzione investigativa antimafia
di Bari ha sequestrato oggi dieci terreni e una attivita’
imprenditoriale (un autolavaggio) ad un volto noto di Bitonto.
Si tratta
di Antonio Amendolagine, di 50 anni, coinvolto già in inchieste per associazione
mafiosa e, secondo gli inquirenti, vicino al clan
Valentino-Semeraro, oramai scomparso dalla scena criminale locale.
Si tratta di un provvedimento adottato dalla
Terza sezione penale – Misure di prevenzione del Tribunale di
Bari su proposta dalla Dia dopo indagini patrimoniali condotte a
cominciare dal 1997.
L’indagine ha accertato la sproporzione dei
redditi dichiarati dall’uomo e dai suoi familiari, rispetto a
quelli acquisiti, in particolare nel periodo compreso tra il1997 e il 2010.
Gli investigatori hanno ipotizzato che il tenore di vita
dell’uomo, ben superiore alla disponibilita’ dichiarata, potesse
giustificarsi solo grazie ad introiti illeciti.
Proprio per queste considerazioni, in virtù dei poteri attribuiti al
Direttore della DIA dal Codice Antimafia, il Centro Operativo di Bari ha
richiesto il sequestro di dieci terreni, un fabbricato rurale, due
opifici ed un autolavaggio, tutti ubicati nella città di Bitonto,
riconducibili alla disponibilità del pregiudicato bitontino e del suo
nucleo familiare.
Le conclusioni investigative della DIA di Bari sono
state così accolte dalla Magistratura di prevenzione che ha disposto il
sequestro anticipato.