Il presidente della Corte d’Assise di Bari, Antonio Della, ha condannato a 21 anni di reclusione il 21enne Fabio Giampalmo, accusato dell’omicidio volontario del 41enne Paolo Caprio, avvenuto a Bitonto (Ba), in una stazione di servizio, la notte tra il 4 e il 5 settembre 2021. Il pm, Ignazio Abbadessa, aveva chiesto 30 anni per Giampalmo. Al presunto responsabile sono state concesse le attenuanti generiche. Contro la sentenza gli avvocati Nicola Quaranta e Giovanni Capaldi presenteranno appello. Secondo quanto ricostruito, il 21enne, in carcere dal settembre del 2021, nella notte tra il 4 e il 5 settembre dello stesso anno, avrebbe preso a pugni il 41enne Caprio, fino a farlo cadere e morire, all’esterno di un bar sito in una stazione di servizio su via Modugno a Bitonto. L’autopsia sul corpo della vittima confermò la morte a causa del trauma cranico e della conseguente emorragia cerebrale. Il 21enne, conoscitore delle arti marziali, dopo l’aggressione si rifugiò nelle vie del centro storico, non preoccupandosi “di verificare le condizioni del suo avversario”. A scatenare l’ira di Giampalmo, stando alla versione fornita ai Carabinieri dallo stesso presunto aggressore, sarebbero stati degli sguardi indiscreti lanciati dal 41enne, conosciuto soltanto di vista, a sua moglie e alle compagne dei suoi amici presenti all’esterno della bar.