DI ANGELA ANIELLO
Non tutti hanno la fortuna di poter rivedere quarant’anni dopo la conclusione del ciclo di scuola elementare la propria maestra, donna unica, speciale, di grande spessore morale. Così ieri noi, le sue care alunne, abbiamo festeggiato i 92 anni della nostra carissima maestra Anna Cervelli, ad oggi ancora attiva, scherzosa, generosa e con una formidabile memoria. Quando le abbiamo chiesto il segreto della sua continua giovinezza, ci ha risposto che bisogna sempre leggere e tenere impegnata la mente, ci ha abbracciato e salutato una ad una con commozione e felicità. Quella felicità semplice che tanto fa bene al cuore e di cui tanto abbiamo bisogno per interrompere la frenesia quotidiana. La maestra sull’onda dei ricordi ci ha riportato indietro nel tempo, alle sue lezioni di ricamo, di pittura su stoffa, di punto croce, alle bellissime recite, alle gite, alle lezioni puntuali di grammatica e matematica, al bellissimo corteo storico (il primo) organizzato dalla scuola elementare Fornelli. Il tempo par quasi volato, ci siamo ritrovate donne, mamme, professioniste in ambiti diversi, con gli stessi occhi gioiosi di quando eravamo bimbe, con la stessa voglia di riabbracciarci, perché eravamo un bellissimo gruppo e tali siamo. Già a gennaio ci eravamo riviste per mangiare una pizza insieme con la maestra ma ieri ci siamo davvero commosse: il suo spegnere la candelina, gli applausi di tutte, la presenza di spirito, d’animo, la sua tenacia nell’andare avanti sempre nonostante le cicatrici, nonostante il dolore. Sì, la nostra è una grande maestra di Vita che ci ha trasmesso la determinazione, l’ottimismo, la speranza, la creatività, la gioia nelle piccole cose pur sempre preziose e importanti. Ognuna di noi (peccato che non fossimo proprio tutte) ha ricevuto in dono dalla maestra una tazza per tisane, un piccolo pensiero a suo dire, mi piace riprendere una frase significativa di Loredana “Dietro un piccolo pensiero c’è sempre un grande pensiero!” È vero, Loredana, è vero, Maestra, l’affetto che ci lega è unico e proprio quel piccolo grande pensiero ci ha fatto rimanere sempre unite e, alla soglia dei nostri cinquant’anni, direi anche grandi sognatrici. Un abbraccio a tutte,