È stata straordinaria la risposta dei mariottani alla petizione dell’associazione di tutela ambientale “Colibrì Atas”, organizzata domenica scorsa con il sostegno di MariottoLibera. “Stop agli scempi legalizzati” era lo slogan che spiccava sui volantini in Piazza Roma, invitando i cittadini a non passare oltre con indifferenza.
“Desidero ringraziare tutti gli amici di Mariotto, il consigliere Gaetano De Palma e i membri di MariottoLibera, per aver collaborato al buon esito della petizione”, commenta il presidente dell’associazione bitontina, dott. Francesco Antonio Caldarola. E continua, con entusiasmo: “La giornata di oggi ha dimostrato due cose importanti. Innanzitutto, Mariotto è sensibile ai temi della tutela ambientale e del benessere dei cittadini. In secondo luogo, nella frazione c’è un movimento in pieno fermento”.
La raccolta firme da parte di “Colibrì Atas” è iniziata alcune settimane fa in Piazza San Pio e ha fatto tappa a Palombaio e Mariotto. Due i temi proposti all’attenzione della cittadinanza: le discariche nel nostro territorio, già ampiamente oltraggiato, e il fenomeno dell’abbandono improprio di rifiuti contenenti amianto nelle campagne e ai margini delle strade pubbliche.
“La presenza di strutture in cemento amianto abbandonato nelle periferie di Bitonto, delle frazioni di Palombaio e Mariotto e nelle nostre campagne, ampiamente documentata da Associazioni ambientaliste, singoli cittadini e anche dalla Polizia Locale, è notevole e preoccupante”, si legge nel documento che accompagna la petizione, “i sottoscritti cittadini chiedono al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Bitonto, di sollecitare l’emanazione, anche da parte della Regione Puglia, di norme semplificate con specifiche modalità operative da applicarsi in presenza di manufatti integri di modeste dimensioni in peso e superficie”.