Ci scrive un attento lettore, G. A., per raccontarci un fatto che lo ha amateggiato e non poco. Leggiamo. “Ieri mattina, mentre ero in preghiera nella nostra meravigliosa Cattedrale, ho assistito ad una scena un po’ triste. Fra le navate deserte, quattro turisti si aggiravano rapiti e al contempo smarriti, cercavano sui pannelli informativi numeri telefonici cui non rispondeva nessuno e fotografavano tutto, ripromettendosi di parlarne con “chi di dovere” e lamentando una “informazione confusa e carente” e il fatto che non ci fosse “una guida che sia una, qua dentro” (eppure io so che ne hanno scritte, nel corso dei decenni). Per poi scadere nella solita retorica non priva di verità: “È il solito Meridione, che può vantare meraviglie ineguagliabili, ma non le sa valorizzare”. Infine, per non farci mancare nulla, usciti sulla piazza, i visitatori delusi sono stati sfiorati da tre – sì, proprio così: tre – ragazzine in sella ad una bici elettrica impennante che urlavano come ossesse parole incomprensibile. Non so, ma, a occhio e croce, ho l’impressione che per la promozione turistica del nostro territorio si debba fare qualcosa di più…”.