Una interrogazione per sapere se l’Inpa, la società che si
occupa della riscossione dei tributi minori comunali, stia adempiendo a tutti
gli obblighi contrattuali, e se la stessa concessionaria ha firmato o meno un
contratto di locazione con la falegnameria A. Bernardi.
Paolo Intini, consigliere comunale Pd, chiede delucidazioni
precise sull’operato della società romana e perciò sferza l’amministrazione
comunale. E lo fa nei giorni in cui l’Inpa cambia sede, andando da via Carrara,
in pieno centro, in via Europa, nella zona artigianale, passando per qualche
ora anche dagli uffici di Palazzo Gentile. Ma il trasferimento non sarebbe stato
“indolore”, «perché – scrive Intini – nella mattinata del 31 luglio
(quella del trasferimento e ultimo giorno di proroga per il servizio di
riscossione, ndr) l’Inpa non ha prestato il servizio alla cittadinanza, con
l’ipotesi quindi di interruzione di pubblico servizio».
Ma non è tutto, perché secondo il
consigliere comunale, la società «ha interrotto il rapporto di
collaborazione con l’accertatore Giuliano Vincenzo e non ha emesso nessun
comunicazione in materia di Tares giornaliera».
Da qui allora le due richieste.
Da un lato sapere se «il
Concessionario Inpa sta adempiendo a tutti gli oneri e obblighi contrattuali e
quindi allestire e
mantenere in Bitonto un ufficio adeguatamente arredato ed attrezzato, di facile
accesso al pubblico e dotato di idonee risorse umane e strumentali; essere
individuabile a mezzo di targa recante anche gli orari di apertura al pubblico;
provvedere ad esporre, in maniera ben visibile, le tariffe in vigore, l’elenco
e la planimetria degli impianti di pubbliche affissioni; l’assunzione di 2
unità con contratto Ccnl Settore igiene urbana e 1 unità con qualifica di
operaio qualificato».
Dall’altro lato, invece, sapere se c’è
stata la firma del contratto di locazione tra la Concessionaria stessa e
l’artigiano Berardi.